Neve, pseudonimo di Valentina Nissano, è una giovane cantante ligure che ha pubblicato “La perfezione”, il suo nuovo singolo. Il brano, prodotto da Raffaele Viscuso, nasce dall’esigenza di affrontare un tema che può sembrare scontato ma che spesso, anche senza accorgersene, può condizionare la vita di una persona, ovvero la ricerca della perfezione a tutti i costi.
Un tema sociale che, soprattutto tra i giovani, andrebbe affrontato per sensibilizzarli, per cercare di evitare spiacevoli situazioni, che si traducono in fenomeni quali bullismo, depressione e suicidio. Il brano è accompagnato anche dal videoclip.
Come nasce la perfezione?
“La perfezione” nasce dalla mia esigenza di affrontare un tema che può sembrare banale agli occhi di tutti, ma che spesso, anche senza accorgersene, influenza la vita di ciascuno di noi ovvero: la ricerca quasi ossessiva della perfezione. Il mondo che ci circonda porta l’essere umano a dover raggiungere un canone, soprattutto estetico perfetto, per omologarsi, per sentirsi accettato dalla massa, ma ciò non dovrebbe accadere. Ognuno è perfetto a modo suo proprio perché è sé stesso.
Durante una mia esperienza lavorativa presso una comunità minorile, rapportandomi tutti i giorni con adolescenti questa tematica era spesso parte delle loro incertezze e fragilità. Ho deciso così di affrontarla attraverso la musica.
Perché hai scelto NeVe come nome d’arte?
La scelta di NeVe come nome d’arte nasce dalla combinazione della prima lettera del mio cognome e del mio nome. In un secondo momento poi, si sono collegate altre coincidenze.
Neve è la seconda parte del nome della mia principessa preferita Biancaneve alla quale addirittura mi dicono che assomiglio. Biancaneve infondo è l’educatrice dei sette nani, si prende cura di loro e con loro si sente bene, si sente al sicuro. Scopre cose nuove e gli e ne insegna altrettante. Un po’ come io ho fatto con i ragazzi e i bambini che ho seguito finora, ai quale ho dato, ma dai quali ho ricevuto tantissimo.
Poi una patrona… Santa Maria della Neve cui è dedicata a Roma la Basilica di S. Maria Maggiore sull’Esquilino. Qui, secondo una leggenda, il 5 agosto cadde una forte nevicata, miracolosa in quella stagione. Per questa tradizione la Madonna della Neve è divenuta patrona di molte località in tutta Italia. Ella vive all’insegna dell’originalità. Vive, ama, crea, si sposta come sa e come vuole. Da ascolto sempre e comunque al suo cuore. In lei mi ritrovo molto.
Poi…la neve è simbolo di purezza per il suo colore bianco, ma anche di rinascita e trasformazione di ciò che è sotto il suo candido manto. La neve lascia un segno e solo il sole può scioglierla facendola brillare ancora di più. Questo a me succede con la musica. Lei fa scoppiare il mio cuore, mi spoglia di tutte le mie insicurezze. Mi fa evadere, sognare…e senza di lei nella mia vita non mi sarei mostrata realmente come sono. Lei è riuscita a sciogliermi. Sì, ci è riuscita.
Quando ti sei avvicinata alla musica?
La mia passione per la musica è nata alla tenera età di 4 anni, ad una manifestazione canora vicino al mio paese. La mia prima esibizione su un palco, la prima targa vinta. Cantando con il cucchiaio, gli occhiali da sole e i tacchi di mamma, i miei genitori hanno deciso di farmi provare questa avventura! E… hanno fatto bene! Da lì non mi sono più fermata. Dopo qualche anno ho iniziato a prendere lezioni di canto e pianoforte.