Il colore dell’acqua
Maria Cristiana Fioretti
Saranno presenti
Domenico Piraina, Direttore Acquario Civico
Maria Cristina Galli, Vicedirettore Accademia di Belle Arti di Brera
Gli autori del catalogo Jacqueline Ceresoli, Gisella Gellini, Renata Pompas
Andrea Salomoni, Ida Terracciano e l’artista
Il colore dell’acqua di Maria Cristiana Fioretti è un libro che ci parla di colore, luminosità e natura, pubblicato in occasione della mostra omonima, promossa dal Comune Milano – Cultura e dall’Acquario – Civica Stazione Idrobiologica, nel febbraio del 2020, poco prima della grande crisi sanitaria che ha coinvolto e continua a coinvolgere il nostro pianeta. Con questa presentazione, dopo più di un anno, si vuole quindi riprendere il discorso interrotto e annunciare le prossime tappe della rassegna, in un momento in cui non solo a Milano si colgono segnali di ripresa importanti.
La ricerca di Cristiana Fioretti è rivolta principalmente alla luce, al colore nel senso più ampio del termine e all’interazione con elementi quali l’acqua e la terra. L’artista esplora tecniche e materiali sempre diversi, sia in rapporto con la storia dell’arte europea, a partire dalle ricerche ottiche di Goethe, fino all’impiego di elementi illuminanti artificiali del contemporaneo. Nelle sue opere Fioretti mette in atto pigmenti speciali da lei composti, che interagiscono nella composizione materica del dipinto allo scopo di ottenere risultati sorprendenti, con colori e riflessi a seconda dell’incidenza e della quantità di luce nel giorno.
Le immagini in catalogo, tutte a colori, illustrano la ricerca portata avanti dell’artista negli ultimi 10 anni: dai cicli Dream in box (2010), LightNess (Light Art, 2010) e Colormaps or spices (2015), fino al dipinto Sisma (Black light Art, 2017) realizzato con colori sensibili alla luce. Ad essi si aggiungono le opere realizzate per la mostra milanese: le dieci tele del ciclo delle Meduse – recentemente esposte alla Casa del Mantegna a Mantova per la Biennale di Light Art e alla Vip Louge del 61° Salone Nautico di Genova – e l’opera multimediale polisensoriale Amniotic Fluid Space – una sorta di acquario, un gioco d’acqua ribollente all’interno di trasparenti vasche emisferiche, accompagnate da effetti di luce e suoni che ricordano il mare e il sole del sud della Francia dove l’artista vive.
Il volume, introdotto dalla presentazione di Maria Cristina Galli, Vicedirettore dell’Accademia di Belle Arti di Brera, contiene numerosi testi critici di Raffaella Resch (Introduzione alla mostra), Andrea Salomoni, Guido Curto, Hugues De la Touche, Gisella Gellini, Renata Pompas, Xu Jin, Ida Chicca Terraciano, Jacqueline Ceresoli e della stessa Fioretti.