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Il comitato civico “Il parco che non c’è”, il WWF Pigneto-Prenestino e la sezione romana di Italia Nostra non hanno mancato, negli ultimi anni, di sollecitare gli uffici del Ministero della Cultura (MiC) ad assicurare la tutela dei beni culturali e paesaggistici della periferia est di Roma, né di chiedere al MiC e alla Città Metropolitana di accelerare l’impegno per la progettazione e poi la realizzazione del Parco Campagna e del Parco archeologico Serenissima, come voleva l’accordo del 2005 RFI-Comune di Roma e in coerenza con le odierne previsioni del PTPR e del PRG. Dopo l’emanazione, a primavera 2020, dei provvedimenti di vincolo sulla vasta area indagata negli anni ’90 dove, per realizzare la galleria Serenissima dell’alta velocità (adiacente a Via Spencer), fra l’altro, furono documentati e smontati 160 metri lineari di strada basolata in perfette condizioni afferenti alla via consolare Collatina, con l’intento di rimontarli nel (futuro) parco archeologico, è inaccettabile che le risorse accantonate da RFI per trasferirle a Roma Capitale a titolo di compensazioni, comprensive del denaro necessario per il parco, continuino a giacere inutilizzate, tanto più ora che parte dei 500 milioni di euro del progetto Caput Mundi, legato al PNRR, sono stati destinati alla rigenerazione dei beni culturali pubblici presenti nelle periferie. Ho chiesto a Franceschini, pertanto, con una interrogazione pubblicata lo scorso 20 ottobre e sottoscritta da altri tre Senatori: “se possa ragguagliarci sia circa lo stato delle interlocuzioni del MiC con gli Enti locali e con RFI sia sulle attività in corso, ad ogni livello, finalizzate alla realizzazione del parco archeologico, in particolare nell’ottica del rimontaggio della strada basolata (ammesso sia ancora possibile, nonostante il prolungato abbandono, il riconoscimento dei numeri attribuiti ai singoli basoli e segnati su appositi cartellini)”.

 

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Margherita Corrado (Senato, Gruppo Misto – Commissione Cultura)

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