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PROGETTO P.I.T.E.R. AL RIONE SANITÀ: NOTTE BIANCA, SABATO 30 OTTOBRE, DALLE 19, CHIESA SANTA MARIA DEGLI ANGELI ALLE CROCI, CON “COCUZZELLE, CAPUZZELLE E ANIME PEZZENTELLE”. DAL CIMITERO DELLE FONTANELLE ALLA “LIVELLA” DI TOTÒ. UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL CULTO DEI MORTI A NAPOLI …E NON SOLO”

 

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Come accade ogni anno in occasione del 2 novembre, quando si commemorano i defunti, la città di Napoli si prepara a celebrare tale ricorrenza come una vera e propria tradizione, tra sacro e profano. Pertanto se inglesi e americani hanno le zucche intagliate, Napoli con le sue “capuzzelle” non è da meno.  E nell’ambito del progetto P.I.T.E.R. si vuole celebrare e continuare questa tradizione con una serata speciale che, grazie alle attività preparate dai bambini dei diversi laboratori, rappresenterà un vero e proprio viaggio attraverso il culto dei morti, a Napoli e non solo.

Infatti, sabato 30 ottobre, a partire dalle ore 19, presso la Chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci, in via della Veterinaria 2, si svolgerà la “notte bianca” del progetto P.I.T.E.R.

Tutti i laboratori si alterneranno con poesie, balletti, e video appositamente preparati per l’occasione. La serata terminerà con un gustoso buffet.

Dal Cimitero delle Fontanelle alla poesia “A livella” scritta dal grande attore napoletano Totò, il culto dei morti a Napoli è sempre stato molto importante. Basti pensare alla venerazione delle anime “pezzentelle”, che ben rappresenta il particolarissimo legame dei napoletani con l’aldilà. Infatti le “capuzzelle” che appartenevano alle gente più povera (i cosiddetti pezzenti), secondo la tradizione napoletana avevano il potere di esaudire le preghiere di chi le aveva prese a cuore. Tutto ciò ha dato origine ad un vero e proprio culto ancora molto sentito ai giorni nostri. Per rendersene conto basta visitare alcuni luoghi simbolo come il Cimitero delle Fontanelle o la chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco dove ancor oggi sono conservate i teschi delle “anime dimenticate”, quelle che rimaste imprigionate in Purgatorio e non hanno avuto l’occasione di riscattarsi in vita.

Si ricorda che il progetto dei “Percorsi di Inclusione Territoriale ed Empowerment” nel Rione Sanità” di Napoli, nasce da un’azione di co-progettazione messa in atto dalla Municipalità III^ del Comune di Napoli e dal Ministero dell’Interno. Fortemente voluto e incentivato dal territorio e dalla Prefettura di Napoli, il progetto di natura prototipale gestito dalla Cooperativa “San Francesco” s.c.s. e dal Consorzio “Luna” s.c.s., si prefigge di avviare una modalità di intervento efficace e replicabile allo scopo di prevenire e/o riparare alla fuoriuscita dal sistema scolastico e formativo, incentivando percorsi civici di legalità sul territorio. Il progetto ha, inoltre, l’obiettivo di garantire l’inclusione sociale sostenendo le famiglie del popolare rione Sanità attraverso una rete stabile e coesa di stakeholder attivi sul territorio (istituzioni, scuole, parrocchie, centri educativi e sportivi, organizzazioni del terzo settore e altri soggetti privati del Rione Sanità).

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