”Questa è una lettera aperta da parte di un amico del popolo romeno, per chi mi conosce le presentazioni sono inutili, per chi mi legge per la prima volta capirà (spero dal tono di questa lettera). E’ per me inusuale usare le lettere aperte, e quindi chiedo venia per i possibili errori. Ma, ho ritenuto che fosse lo strumento migliore per giungere a tutti. In questi giorni, in queste ore ho appreso la notizia che l’Ambasciatore Bologan lascerà l’Italia dopo aver servito come Console Generale a Milano e come Ambasciatore. Appena appresa la notizia mi è venuta in mente una immagine forte quella riferita al terremoto di Amatrice, quella che ritrae l’Ambasciatore Bologan che cammina solo tra le macerie, era una immagine forte ma simbolica e dimostrava non solo la vicinanza della comunità romena al popolo italiano. Ma anche la vicinanza di uomo al popolo italiano. Ho apprezzato sempre il Dottor Bologan, un’uomo di profondo senso religioso, di profonda fede di grande cultura. Un degno rappresentate della terra di Romania ed in particolare della terra di Transilvania.
Quel uomo solo che cammina in mezzo alle macerie del terremoto dell’Aquila ben si addice a questo grande ambasciatore della Romania in Italia. Persona di poche parole ma di grandi gesti ed ogni suo discorso, ogni suo atto era allo stesso tempo pesato ma contemporaneamente sincero e sentito . Ogni gesto, ogni parola erano dette nel posto giusto al momento giusto.
Anche durante la prima ondata pandemica La Romania ha offerto all’Italia e alla tanto martoriata terra di Lombardia un aiuto silenzioso, lontano dalla pubblicità dei mezzi di comunicazione, un aiuto nascosto perché, perché è un aiuto quotidiano nell’ordinario della vita di questa Nazione e anche nello straordinario dell’emergenza.
Un Grazie alla Romania ed un pensiero particolare all’Ambasciatore Bologan che so che ha sempre seguito con attenzione il dialogo tra le due Nazioni, ma allo stesso tempo grande europeista come solo coloro che sono nati in una terra, come la Transilvania, possono sostenere. Chi nasce o cresce in un mondo ed una cultura già di per se stessa multiculturale non può che apprezzare e sostenere sia la propria Patria sia l’Europa. Fu cosi per il tanto apprezzato , dall’Ambasciatore, De Gasperi che figlio della terra Trentina seppe amare l’Italia e il sogno europeo
Grazie Ambasciatore
Marco Baratto”