In seguito all’accaduto di Domenica 28 Novembre a Empoli, in cui la giornalista Greta Beccaglia è stata vittima di violenza sessuale, perché è di violenza sessuale che si parla e a breve ne illustrerò i motivi, sento il dovere di esprimere il mio dissenso e disgusto nei confronti del collega della giornalista in diretta dallo studio.
Collega che ha sminuito tale abominevole gesto, fatto con una naturalezza tale quasi fosse normale, esordendo con “non prendertela”.
Vorrei ricordare a tale giornalista e a tutta la popolazione maschile che la Corte di Cassazione si è espressa in più occasioni in merito alla configurabilità del reato di cui all’art 609 bis c.p, affermando che, il reato di violenza sessuale, comprende, oltre ad ogni forma di congiunzione carnale, qualsiasi atto idoneo secondo i canoni scientifici e culturali, a soddisfare il piacere sessuale o a suscitarne lo stimolo, a prescindere dalle intenzioni dell’agente , purché l’atto sia posto in essere con condotta cosciente e volontaria.
Essendo la fattispecie di reato di violenza sessuale integrato dal “dolo generico”, consistente nella mera coscienza e volontà di compiere un atto invasivo e lesivo della libertà sessuale della persona offesa non consenziente, che a sua volta subisce una violenza fisica oltre ad una umiliazione morale, si evince che l’ATTO DI PALPEGGIAMENTO, integri i presupposti di suddetta fattispecie di reato.
Considerato ciò e assodato che dal punto di vista normativo sussistono i presupposti di un reato, trovo sia stata gravissima la reazione del giornalista in collegamento dallo studio che ha sminuito con naturalezza un gesto talmente grave da rabbrividirne perché vorrei ricordare che chi si volta dall’altro lato è COMPLICE.
A nome di tutte le donne mi sento profondamente offesa e ferita e credo sia arrivato il momento di porre fine a questo maschilismo spudorato e squallido ed iniziare sostanzialmente a rispettare la donna in ogni sua sfaccettatura e in ogni sua veste senza che nessuno si senta mai autorizzato ad invaderne la libertà e la dignità. Iniziamo a reagire e a fare in modo che la giornata contro la violenza sulle donne non si esaurisca al 25 novembre ma che prenda sostanza ogni singolo giorno.
Carolina De Leo
Presidente del Consiglio Comunale di Francavilla Marittima