David Sassoli, Enrico Letta, Andrea Orlando e Paolo Gentiloni a Firenze con la famiglia progressista per discutere del futuro dell’Europa
“Il futuro è la democrazia: l’Europa progressista al bivio”
Sabato 11 dicembre dalle 09:45 alle 18:00,
al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino – Piazzale Vittorio Gui 1, Firenze.
(Necessario accredito, mascherina e green pass)
Bruxelles, 9 dicembre 2021 – La Conferenza sul Futuro dell’Europa è l’appuntamento chiave sulla strada di una più che necessaria e sentita riforma dell’Unione Europea, che deve partire dal rafforzamento della qualità e della quantità della democrazia europea. La soluzione è un’UE più forte. La crisi del Covid-19, con la conseguente Next Generation EU, non ha fatto altro che aumentare questa consapevolezza.
Sulla base di queste considerazioni, in collaborazione con #Progressives4Europe, S&D ha deciso di ospitare a Firenze il dibattito pubblico: “https://www.socialistsanddemocrats.eu/events/future-democracy-progressive-europe-crossroads-saturday-11-december-945-1800”.
“In quanto progressisti, crediamo fermamente nella possibilità di plasmare un’Europa più forte, ma solo se il movimento dei cittadini riuscirà a guidare il futuro dell’UE con un progetto basato sulla partecipazione e sull’entusiasmo”. Questo lo spirito che anima l’iniziativa coordinata e promossa da Brando Benifei, membro S&D e capo della delegazione italiana.
“Siamo profondamente convinti che il CoFE debba dare risultati concreti per i cittadini europei, e perché ciò avvenga occorrono conclusioni chiare e ambiziose, direi anche vincolanti – sottolinea Benifei, che aggiunge: – la nostra famiglia politica ha deciso di credere in questo processo e di investire risorse politiche per ottenere il meglio dal nostro dialogo con i cittadini, le parti sociali e la società civile. Dobbiamo fare la nostra parte per stimolare il dibattito in ogni angolo dell’Unione, presentando le nostre priorità e arricchendole con gli input derivanti da queste discussioni. Ci avviciniamo con determinazione alla nostra Conferenza di Firenze: un’Unione Europea migliore, più forte, più giusta e più sociale non solo è possibile, ma necessaria. Facciamolo!”
Insieme a reti civiche, movimenti, organizzazioni giovanili, rappresentanti della famiglia progressista, e con personalità come David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, Enrico Letta, Segretario Nazionale del Partito Democratico Italiano, Andrea Orlando, Ministro del Lavoro e Politiche sociali, Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per l’Economia (a distanza), Helena Dalli, Commissario Europeo per l’Uguaglianza, Nicolas Schmit, Commissario Europeo per i Diritti Sociali (a distanza), Jens Geier, Capo della delegazione tedesca al gruppo S&D, e molti altri, si parlerà di democrazia, cittadinanza europea, diritti sociali, livello regionale e locale, giovani e riforme istituzionali: la nostra visione dell’Europa.
L’eurodeputata Simona Bonafé, vicepresidente S&D e segretaria del Partito Democratico Toscana, ha aggiunto:
“Sono orgogliosa che Firenze ospiti questo importante evento che conferma il nostro sentimento europeista e la consapevolezza di un profondo cambiamento nel funzionamento dell’UE. Abbiamo bisogno di più democrazia in Europa, per affrontare sfide enormi come il cambiamento climatico e la crisi migratoria. Serve un’Europa migliore che superi il vincolo dell’unanimità in Consiglio, estenda la co-decisione e garantisca al Parlamento pieno diritto di iniziativa. Abbiamo bisogno di un’Europa più forte per garantire una transizione giusta e una vera ripresa sociale ed economica post-Covid-19. Insieme possiamo farcela. Questa volta è diverso”.
Iratxe García Pérez, leader S&D, ha dichiarato:
“Già prima della pandemia di Covid-19, l’Unione stava affrontando grandi sfide, come l’emergenza climatica, la crescita delle disuguaglianze e la trasformazione digitale.
La pandemia ha rivelato difetti nell’attuale struttura dell’Unione. Ci siamo resi conto che il divario tra le aspettative dei cittadini e ciò che possiamo offrire è ancora troppo ampio. Un processo decisionale complesso ci impedisce di agire su molte questioni importanti, come le violazioni dello stato di diritto, l’evasione fiscale o persino la salute pubblica.
Ancora una volta, la pandemia ha anche chiarito che il mercato non risolverà tutto. Non premia settori cruciali per il benessere della nostra società. Molte cose possono essere ottenute massimizzando gli strumenti esistenti nell’attuale Trattato, ma per il futuro abbiamo bisogno di più.”