EMERGENZA FREDDO: DA NORD A SUD AL VIA IL PIANO CISOM
PER FRAGILI E SENZATETTO
Roma, 9 dicembre 2021 – Con l’inverno e l’irrigidirsi delle temperature scatta il Piano Freddo del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM, per portare soccorso a senza fissa dimora e persone che vivono in condizioni di fragilità. Secondo l’ultima fotografia scattata dall’Istat nel 2014, in Italia sarebbero oltre 50.700 le persone senza fissa dimora[1], ma è lo stesso Istituto di Statistica a dirci che nel 2020 oltre 5 milioni e mezzo di individui, vale a dire il 9,4% delle persone residenti nel nostro Paese, vivevano in povertà assoluta con un deciso incremento rispetto all’anno precedente (7,7%). Dati in aumento a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 e alla crisi economica, che hanno peggiorato ulteriormente le condizioni di vita di chi non riesce più a mettere assieme pranzo e cena e quindi si affida alla solidarietà per sopravvivere.
L’impegno del CISOM per sostenere i più fragili resta costante, anche in piena pandemia. Dalla Sicilia alla Lombardia, i volontari del CISOM presidiano le vie delle città per prestare assistenza – anche di tipo medico – a quanti hanno come casa solo un giaciglio di fortuna, su panchine o marciapiedi, alla mercé delle intemperie.
Sono persone straniere ma anche italiane, sole e vulnerabili, che non possono contare sull’aiuto di una rete di parenti o amici. Spesso alle spalle hanno un vissuto caratterizzato da disagi familiari, separazioni, dipendenze da alcool e droghe, problemi di salute, disoccupazione, problemi con la legge; tutti fattori che li hanno condotti lentamente verso l’esclusione sociale, la più estrema. Nelle varie regioni e città, a prescindere dalle condizioni climatiche e nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio da Covid-19, il CISOM attraverso i suoi volontari, offre un servizio costante di assistenza agli “invisibili” attraverso la distribuzione di coperte, giacconi e indumenti pesanti, prodotti per l’igiene del corpo, cibi e bevande. Inoltre, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, attraverso i suoi volontari medici e infermieri, garantisce cure e assistenza sanitaria.
Ma non solo. Come spiega Gerardo Solaro del Borgo, Presidente del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM, “Oltre che del cibo o di una coperta calda, ciò di cui queste persone sentono veramente la mancanza è il calore umano, un po’ di vicinanza, il sentirsi meno soli ed emarginati. Instaurare un rapporto di fiducia con loro è veramente importante, richiede una certa costanza in quanto il più delle volte si mostrano diffidenti e soprattutto provano vergogna nel chiedere aiuto. I volontari CISOM sono formati per lavorare innanzitutto sul rapporto umano, per donare dignità oltre che cure materiali. Donare loro un po’ del nostro tempo è un atto di amore e fratellanza che assume un significato ed un valore superiore, andando ben oltre la semplice assistenza prestata in strada”.
UFFICIO STAMPA CISOM c/o INC – Istituto Nazionale per la Comunicazione
Federica Aruanno f.aruanno@inc-comunicazione.it 344 3449685 – Valeria Sabato, v.sabato@inc-comunicazione.it 373 5515109
CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – è una Fondazione senza scopo di lucro, con finalità di protezione civile, sociale, sanitario assistenziale, umanitario e di cooperazione, strumentale al Sovrano Ordine di Malta. Fedeli al motto “Seduli in accurrendo, alacres in succurrendo” e ai valori del millenario Ordine di Malta, da oltre 50 anni medici, infermieri, psicologi, logisti e gli oltre 4000 volontari del CISOM presenti in ogni regione italiana portano soccorso, aiuti e conforto in occasione di calamità naturali nazionali e internazionali, durante importanti eventi con forte impatto sulla sicurezza pubblica, nelle strade e tra le persone più sole e bisognose; il CISOM è impegnato anche nelle attività di assistenza sanitaria ai migranti in difficoltà nel Canale di Sicilia e a Lampedusa.
[1] Seconda indagine sulla condizione delle persone che vivono in povertà estrema https://www.istat.it/it/files//2015/12/Persone_senza_dimora.pdf