Il Natale degli ultimi a Gaza
Pro Terra Sancta e i “bambini farfalla” della Sacra Famiglia di Gaza City
Pro Terra Sancta si impegna a Natale a Gaza, per i bambini affetti da epidermolisi bollosa, soprannominati “bambini farfalla” per la fragilità della loro cute. L’Associazione assiste la parrocchia cattolica della Sacra Famiglia, a Gaza City, per garantire cure e sostegno a 38 bambini affetti da questa rara patologia, e per creare iniziative socialmente utili e pastoralmente valide. Il racconto di Vincenzo Bellomo dal progetto “Aiuto ai bambini farfalla”.
Pro Terra Sancta è attiva presso la parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza City per assistere i bambini afflitti dalla sindrome di “epidermolisi bollosa” (EB), una costellazione di rare malattie genetiche che determinano un pronunciato assottigliamento della cute. Per questi bambini, ogni tocco sulla pelle è pericoloso, e perfino un abbraccio può provocare ulcere, ferite e lacerazioni.
Abbiamo parlato con Vincenzo Bellomo, project manager di Pro Terra Sancta per l’area palestinese, appena tornato da una missione a Gaza: “Pro Terra Sancta ha deciso di impegnarsi per i bambini farfalla con un progetto specifico, chiamato ‘Aiuto ai bambini farfalla’, che l’Associazione ha aperto nel novembre 2020. È stato il parroco della Sacra Famiglia di Gaza City a rendere nota l’esigenza di assistere questi piccoli a Pro Terra Sancta, e noi abbiamo risposto al suo appello.
La malattia è molto rara, e sono stati dichiarati solo 70 casi sui due milioni di residenti a Gaza. Ma proprio per questo, nessuno si fa carico del problema.
Abbiamo stanziato inizialmente una cifra di 15.000 euro, per finanziare il lavoro di Ishaq, referente del progetto. Ishaq è un ragazzo affetto da una lieve forma di epidermolisi bollosa anche lui, che riceve aiuti anche dalla sezione italiana del Palestine Children’s Relief Fund (PCRF-Italia). Il lavoro di Ishaq è infaticabile: è lui a recarsi personalmente a visitare i bambini a domicilio, ed è lui che provvede alle loro medicazioni.
Ishaq ha anche strutturato percorsi di formazione per i familiari dei bambini, che mirano ad insegnare come trattare questi piccoli, fragili e spesso messi a rischio dalle più banali manifestazioni d’affetto in famiglia. Ishaq è un punto di riferimento anche per i medici e per gli infermieri di Gaza, che spesso non sanno come trattare una sindrome tanto rara (per cui non esiste, ad oggi, una cura risolutiva): è capitato che Ishaq fosse chiamato d’urgenza in ospedale, per far fronte ai problemi legati al parto di una bambina affetta da epidermolisi bollosa.
Il lavoro di Ishaq ha avuto tra l’inizio del progetto nel novembre 2020 ed oggi pieno successo, e Pro Terra Sancta ha finanziato “Aiuto ai bambini farfalla” per una cifra pari a 40.000 euro. Con questi fondi, sono state coperte le spese mediche per i bambini e per le loro famiglie, e sono state offerte facilitazioni sui trasporti e soluzioni abitative adeguate al trattamento domestico della malattia. È stato possibile anche contattare attraverso padre Gabriele Romanelli un infermiere, Sami, che possa assistere Ishaq nelle sue visite ai ragazzi”.
A questo link, sono reperibili foto liberamente utilizzabili della visita di Vincenzo Bellomo al progetto, del dicembre 2021.
Vincenzo Bellomo è disponibile per interviste; si prega di contattarci attraverso i recapiti presenti in calce a questa mail.
Possibilità di crescita per il progetto
“Aiuto ai bambini farfalla” è un’iniziativa promettente, sicuramente destinata a crescere. La rete di rapporti personali che Ishaq ha stabilito con i bambini e le loro famiglie è l’esito più significativo del progetto, ed è supportata da un valido ufficio progetti presso la parrocchia della Sacra Famiglia, che elabora una rendicontazione trasparente ed affidabile.
Oggi, il margine di crescita più significativo è costituito dal fatto che Ishaq non gode di un titolo di riconoscimento ufficiale da parte del sistema sanitario, e dal fatto che è ancora troppo mal supportato a livello tecnico. Occorre procedere soprattutto ad un coinvolgimento di una rete di medici ed infermieri, e ad una modalità di formazione adeguata degli stessi.
Ishaq e Sami, poi, non sono ancora stati inseriti in un quadro contrattuale definitivo dalla parrocchia, e lavorano per lo più da casa, quando non sono in visita presso le abitazioni dei pazienti. Si rende perciò necessario strutturare un assetto burocratico adeguato all’inquadramento professionale dei soggetti coinvolti, così come costruire un ufficio che possa ospitarli durante le ore lavorative.
È per questo che Pro Terra Sancta ha deciso di coinvolgersi nel 2022.
I progetti di Pro Terra Sancta a Gaza
Pro Terra Sancta è attiva accanto alla parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza City da molto tempo. Padre Gabriele Romanelli, il parroco, ha chiesto spesso un sostegno all’associazione per mantenere in vita le iniziative pastorali del suo centro, l’unico cattolico della Striscia di Gaza.
I finanziamenti a padre Gabriele ammontano a 20.000 euro annui, sostanzialmente le uniche entrate su cui la parrocchia può contare, a petto dell’impossibilità dei fedeli e dei beneficiari dei suoi progetti di impegnarsi economicamente. Con questi fondi, padre Gabriele ha istituito un sistema di aiuto per le rette scolastiche e di sostegno per l’acquisto di generi alimentari, in favore delle famiglie più povere ed indigenti di Gaza. Accanto alle iniziative sociali, la parrocchia porta avanti una pastorale energica. Padre Gabriele segue percorsi di catechesi e di iniziazione alla fede cristiana per giovani, ragazzi e ragazze di Gaza, testimoniando un grande impegno nel preservare la multiculturalità di cui vive l’enclave palestinese.
Andrea Avveduto
Ufficio stampa Pro Terra Sancta – 026572453
a.avveduto@proterrasancta.org
Giovanni Maria Caccialanza
Ufficio stampa Pro Terra Sancta – 026572453
g.caccialanza@proterrasancta.org