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LELO, L’AMORE, LA SESSUALITA’, IL SESSO E GLI ITALIANI

 

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Una nuova ricerca LELO racconta lo stato dell’arte in Italia, tra emancipazione e tabù. I sex toys sono oggetti di piacere tutti da scoprire

 

 

LELO, brand leader nel mercato dei sex toys, presenta i risultati di una ricerca sugli Italiani e il sesso, realizzata in collaborazione con l’Istituto AstraRicerche. L’obiettivo è raccontare lo stato dell’arte di un Paese, il nostro, ancora troppo conservatore e costellato da tabù, ma che lentamente si dirige verso territori più liberi dove esplorare il proprio corpo e la propria sessualità all’insegna del piacere.

Una questione di gioco, sentimento ma anche di performance, di preoccupazioni: il sesso e la sessualità restano un territorio ancora per tanti versi inesplorato e forse anche per questo interessante e capace di rivelare l’essenza più intima di persone, di usi e costumi di una società in rapida evoluzione.

 

Dal linguaggio alle percezioni, agli usi che cambiano. Abbiamo letto i dati principali della ricerca insieme a Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa SISP, nonché consulente LELO e alla sociologa Patrizia Martello.

 

“Le idee degli italiani in tema di sesso, sessualità e vita sessuo-affettiva rivelano novità stimolanti e vecchi stereotipi duri a morire. Da un lato, assistiamo a forti differenze di genere tra uomini e donne che ancora oggi ricalcano modi diversi di affrontare alcuni comportamenti sessuali: la masturbazione solitaria e in coppia, ad esempio, si configura come un aspetto costellato da sentimenti ambivalenti e di vergogna; l’autoerotismo resta infatti una pratica molto diffusa tra gli uomini, molto meno tra le donne. Allo stesso modo, anche le conoscenze relative ai sex toys e ad un loro possibile utilizzo restano piuttosto scarse tra gli italiani. Dall’altro lato, colpisce invece positivamente il maggiore utilizzo di questi oggetti da parte dei giovanissimi e delle giovanissime, indice questo, si spera, di un cambiamento più ampio su un piano culturale e sociale” commenta Valentina Cosmi.

 

“Alleggeriti dallo stigma, i sex toys oggi sono totalmente risignificati come oggetti abilitanti del benessere personale. Rimangono ancora, per i più, nella sfera dei tabù culturali, ma li vediamo già in passerella e in luoghi pubblici ‘altri’ dall’intimità domestica, e trasformati in gadget indossabili, divertenti, ostentabili e con un’accettabilità sociale destinata ad aumentare. Le pratiche legate a questi oggetti rappresentano un interessantissimo indicatore del cambiamento delle forme del desiderio sessuale, del godimento e soprattutto del consumo di piacere” dichiara invece la sociologa Patrizia Martello.

 

 

  1. Il sesso, la sessualità e i suoi molti significati. Le differenze di genere confermano il cliché. Scopriamo il perché

 

Invitati a descrivere spontaneamente e con una sola parola cosa rappresenta per loro il sesso, gli Italiani hanno privilegiato i termini ‘piacere/godimento’ (19,8% – più le donne, 21,0% e i 40-49enni, 23,1%) e ‘amore’ (12,7% – donne e 50-60enni, 16%). Indicano parti del corpo molto più gli uomini (15.7% – in particolare il seno) delle donne (2.3%); al contrario, le donne superano gli uomini nell’indicare la complicità/l’unione/l’intimità (7.9% vs 4.4%), passione (5.6% vs 3.1%) e soprattutto la libertà (4.9% vs 0.2%)

 

Sono soprattutto le donne ad avere una visione ‘romantica’ del sesso ma è molto interessante vedere come il rimando alla passione cresca al crescere dell’età e raggiunga il massimo tra gli uomini 50-60enni (54%) mentre l’amore venga al contrario associato al sesso – tra gli uomini – dai più giovani (45% tra i 18-29enni). Mentre, tra gli uomini è più forte un’idea del sesso vissuto come una ‘prova’: il 10% degli uomini (rispetto al 5% delle donne) associano al sesso la parolaperformance’ (in particolare i 30-39enni, 15%) e il 7% il concetto di ‘affermazione del sé’ (10% tra i 18-29enni). Questa visione del sesso li porta dunque ad avere anche sentimenti di ansia (3.5%) e paura (1.9%), in entrambi i casi con un ‘picco’ presso i trentenni.

 

 

  1. La masturbazione: una pratica individuale e di coppia per raggiungere il piacere

 

Quando si parla di autoerotismo, a fronte dell’11.2% che preferisce non indicare, il 17,0% afferma di non averlo mai praticato mentre il 57.5% lo ha fatto nell’ultimo anno. Fortissime le differenze per genere: il 25% delle donne non si è mai masturbata (uomini: 9%), nell’ultimo anno lo ha fatto il 45% (uomini: 70%). E mentre tra le donne la percentuale di praticanti autoerotismo nell’ultimo anno cala con l’età (68% presso le 18-29enni, 50% presso le 50-60enni), tra gli uomini è sostanzialmente stabile (dal 72% prima dei 40 anni al 67% dopo).

 

Ma quali sono le motivazioni che avvicinano gli italiani all’autoerotismo? Prima di tutto un modo per raggiungere il piacere (per l’82,5%) ma anche un modo per conoscere sé stessi (76,9%), soprattutto per le donne 83% con picco tra le 40-49enni, 87%; e non manca chi (56,0%) lo considera una necessità, qualcosa a cui non saprebbe rinunciare – sebbene persistano differenze di genere: per le donne il picco è tra le 30-39enni (62%) e crolla poi tra le 50-60enni (32%), per gli uomini, al contrario, è più basso tra i giovanissimi (53%) mentre si stabilizza dai 30 anni in su (65%).

Molto diverse le motivazioni alla base della masturbazione in coppia, che è vissuta dagli italiani principalmente per creare complicità nella coppia (47,9%) e come pratica altruistica: più per dare che per ricevere piacere (46,3% e 40,7% rispettivamente) e per conoscere meglio il proprio partner (39,7%).

 

  1. I sex toys: un parco giochi tutto da scoprire

 

Quasi due terzi degli intervistati dichiarano di non avere mai utilizzato sex toys, il 22,2% li ha utilizzati in passato ma non li sta più utilizzando e solo il 13,5% li utilizza attualmente (tra le donne la usership diminuisce al crescere dell’età mentre è più uniforme tra gli uomini).

Per il futuro però si descrive un’Italia libera, aperta e curiosa: 4 italiani su 10 si dichiarano infatti propensi ad utilizzarli, con un’intenzione all’uso più elevata tra i giovani e alcune differenze di generi già evidenziate in precedenza – tra le donne la propensione cala al crescere dell’età, passando da 71% a 23% mentre tra gli uomini si conferma più alta tra i giovanissimi, ma si uniforma a partire dal 30 anni in su.

 

I sex toys sono maggiormente utilizzati in coppia. Tra i motivi di utilizzo in coppia: il 50,4% dichiara di usarli per rendere il sesso più giocoso (69% per le donne 50-60enni e 61% per gli uomini 40-49enni), il 46,4% per variare, rompere la monotonia (55% tra gli uomini e 47% tra le donne 30-39enni), il 39,8% per rendere il sesso più passionale.

Chi ha smesso di usarli lo ha fatto per un mix di ragioni, in primis perché non ne vede l’utilità, poi per un certo imbarazzo nel comprarli o nel proporli al partner e per incapacità di scelta.

 

Così come osservato per le vendite, la pandemia ha influito sul rapporto degli italiani con i sex toys: il 27,1% ha intensificato il loro utilizzo, mentre ben il 16,1% ha iniziato ad usarli proprio in questo periodo. Solo l’11,6% ne ha diminuito l’uso.

 

 

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