Legge di Bilancio/AFI
“Chiediamo al Governo di adeguare l’Iva ai parametri europei”
Roma, 21 dicembre 2021. Il settore della musica e quello dell’audiovisivo, in queste ultime ore decisive di discussione, chiedono al Governo di sostenere la proposta emendativa volta a ridurre temporaneamente al quattro per cento l’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto applicata alla musica registrata, presentata dal Presidente della 7a Commissione Istruzione del Senato – Sen. Riccardo Nencini – estendendola anche ai prodotti video, trattandosi di un’esigenza avvertita e manifestata da tempo da entrambi i comparti.
Accogliere la proposta significherebbe fornire un impulso concreto al settore, già fortemente provato dalle conseguenze dovute all’emergenza sanitaria, incentivando il rilancio dei consumi di supporti fisici e permettendo di equiparare i prodotti di musica registrata e video ai prodotti editoriali, che già godono di un’aliquota agevolata, uniformando così il trattamento fiscale dei prodotti dell’industria culturale.
“L’applicazione di un’aliquota maggiore sui prodotti musicali rispetto a quelli editoriali non risulta comprensibile e giustificata, soprattutto considerando l’importanza non solo artistico-culturale, ma anche economica dell’immenso patrimonio musicale italiano, troppo spesso non adeguatamente valorizzato” – ha commentato Sergio Cerruti, Presidente di AFI – Associazione Fonografici Italiani – “per questo motivo abbiamo indirizzato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e al Ministro della Cultura Dario Franceschini nella speranza di ricevere da parte del Governo quella comprensione e quell’ascolto che da tempo aspettiamo”.
“Alla luce della rilevanza, della storicità e del valore economico generato dalla cultura musicale italiana per il nostro Paese, l’impatto che tale misura avrebbe sul gettito fiscale e quindi sulle finanze dello Stato risulta esiguo, ma vitale per il nostro settore. Auspichiamo pertanto che il Governo non affossi questa lodevole proposta, sostenuta a gran voce da tutto il comparto, ma che piuttosto la possa rendere strutturale per il futuro” – ha concluso il Presidente Sergio Cerruti.