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Il Video del Papa di gennaio sulla libertà religiosa

ACS: Da Papa Francesco un monito a tutti i governi del mondo, persecutori, compiacenti o indifferenti

 

L’iniziativa “Il Video del Papa” inizia l’anno condividendo l’intenzione di preghiera che Francesco affida a tutta la Chiesa Cattolica attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa. Il Video di gennaio 2022, tradotto in 23 lingue, è stato appena pubblicato con il sostegno della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) e contiene un forte messaggio a favore della libertà religiosa e a tutela delle persone che subiscono persecuzioni o discriminazioni.

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«Come può essere che attualmente molte minoranze religiose subiscono discriminazioni o persecuzioni? Come permettiamo, in questa società tanto civilizzata, che ci siano persone che vengono perseguitate semplicemente perché professano pubblicamente la propria fede?», si chiede il Pontefice nel Video. «Non è soltanto inaccettabile: è disumano, è una follia. La libertà religiosa non si limita alla libertà di culto, ovvero al fatto che si possa avere un culto nel giorno prescritto dai propri libri sacri, ma ci fa valorizzare l’altro nella sua differenza e riconoscere in lui un vero fratello. Come esseri umani, abbiamo tante cose in comune da poter condividere, accogliendo le differenze con la gioia di essere fratelli. E una piccola differenza, o una differenza sostanziale com’è quella religiosa, non offuschi la grande unità dell’essere fratelli», prosegue il Papa.

Secondo i Rapporti di ACS questo diritto fondamentale non viene rispettato in 62 dei 196 Paesi sovrani, e in 26 di queste nazioni si soffre la persecuzione. Come affrontare questa grave crisi? «Scegliamo il cammino della fraternità. Perché o siamo fratelli o perdiamo tutti. Preghiamo perché tutte le persone che subiscono discriminazione e persecuzione religiosa trovino nelle società in cui vivono il riconoscimento e la dignità che nasce dall’essere fratelli e sorelle», conclude il Pontefice.

«ACS ha sostenuto questo Video del Papa perché è necessario dare la massima risonanza a queste parole di Francesco. Il suo è un monito a tutti i governi del mondo, persecutori, compiacenti o indifferenti. Il dato che maggiormente impressiona è che il 67% circa della popolazione mondiale, pari a circa 5,2 miliardi di persone, vive infatti in nazioni in cui si verificano gravi violazioni della libertà religiosa», commenta Alessandro Monteduro, direttore di ACS Italia. «Nove Paesi per la prima volta si sono aggiunti alla già citata blacklist dei 26 caratterizzati da vera e propria persecuzione: sette sono in Africa (Burkina Faso, Camerun, Ciad, Comore, Repubblica Democratica del Congo, Mali e Mozambico) e due in Asia (Malesia e Sri Lanka). La causa principale di tale continua involuzione è la progressiva radicalizzazione del continente africano, specie nelle aree sub-sahariana e orientale, dove la presenza di gruppi jihadisti è notevolmente aumentata», prosegue Monteduro. «Questa radicalizzazione non si limita tuttavia all’Africa. È infatti in atto il consolidamento di un network islamista transnazionale che si estende dal Mali al Mozambico, dalle Comore nell’Oceano Indiano alle Filippine nel Mar Cinese Meridionale, il cui scopo è creare un sedicente califfato transcontinentale. Di queste dinamiche fanno le spese tutte le minoranze religiose, a cominciare da quella cristiana», conclude il direttore di ACS Italia.

Il Video del Papa è presente sul sito internet e sul canale YouTube di Aiuto alla Chiesa che Soffre.

 

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