L’eredità di Orlando intervista al consigliere comunale di Italia Viva Paolo Caracausi
di Fabio Sortino
È un brillante e intraprendente consigliere comunale di Italia Viva, Paolo Caracausi ci racconta di una Palermo allo sbando.
Caracausi, qual è l’eredità lasciata da Orlando?
Orlando ci consegna una città distrutta e da rifondare, prima di tutto nella mentalità dei cittadini soprattutto per la la mancanza di rispetto del bene comune.
Cosa ne pensa dell’emergenza cimiteriale?
L’emergenza cimiteriale è una vera e propria vergogna. Nel 2016 erano stati stanziati 3 milioni e mezzo di euro per il forno crematorio ad oggi non realizzato. Orlando ha lasciato alle intemperie più di 1000 bare, incurante delle sofferenze dei familiari. Le soluzioni tampone realizzate oggi potevano essere fatte anni fa.
Poi c’è la drammatica situazione del ponte Corleone
Un altro dei tanti esempi di inerzia di Orlando; ora si spera solo nel commissario straordinario nominato da Draghi per ristrutturarlo e ampliarlo. Le opere pubbliche sono state il principale fallimento dell’attuale Giunta.
Cosa è mancato all’amministrazione Orlando?
Il Sindaco non ha capito che a 75 anni, nonostante il suo notevole spessore culturale, no si può avere la vitalità e la forza per guidare una città come Palermo, soprattutto se si è circondati dalla peggiore Giunta d’Italia composta per lo più da non palermitani che non conoscono la città. Anche gli assessori sono anziani e senza alcuna motivazione.
Inoltre c’è l’annoso capitolo rifiuti…
Qui rientrano tre componenti: un mancato rispetto del bene comune da parte dei cittadini, un’azienda da riorganizzare, una mancata impiantistica. Ancora oggi a Palermo si parla di discarica, mentre altrove si discute termovalorizzatori. Inoltre c’è una scarsissima raccolta differenziata (10 per cento contro il 90 per cento di altre città).
Le strade e i marciapiedi sono in uno stato pietoso..
Le strade e i marciapiedi sono stati gestiti dalla Rap e dal Coime di proprietà dei Cassina. Poi sono state assegnate gare esterne ad aziende partecipate. Ancora una volta si dimostra l’incapacità di Orlando e della sua Giunta.
Sul fiume Oreto ci sono speranze di cambiamento
Sì sul fiume Oreto si può aprire una bella pagina della città di grazie a una sinergia ed in particolare la commissione da me presieduta e le associazioni ambientaliste. Sono state raccolte 83.000 firme per bonificare la foce ed è stata realizzata un’estemporanea . Sono state realizzate inoltre escursioni. Le associazioni si stanno costituendo sotto il patrocinio dei comuni di Monreale, Altofonte e Palermo e dell’assessorato regionale territorio e ambiente. Sono stati stanziati 5600 milioni per la riqualificazione dal ponte Corleone alla foce, 12 milioni di euro per la foce. Se questi progetti saranno realizzati il fiume Oreto potrà tornare all’antico splendore.
Per concludere cosa ne pensa del tram in via Libertà?
Io non sono contrario per principio ai tram ma in consiglio ho votato contro Ritengo che dei bus elettrici o metro potrebbero servire meglio una delle vie più belle della città.