COLLE, SCOTTO (ARTICOLO UNO): “RENZI USA IL QUIRINALE PER FARE IL PASSAGGIO DI CAMPO. ESECUTIVO DEI LEADERS IPOTESI REMOTA”
“Il desiderio nascosto di Matteo Renzi è di usare il Quirinale per fare il passaggio di campo. Artcolo Uno lavora da sempre all’asse largo con il M5s”. Così Arturo Scotto, coordinatore di Articolo Uno. intervistato da L’Argomento Quotidiano.
“ Oggi i renziani celebrano in pompa magna il coraggio di ItaliaViva che ha fatto saltare il governo Conte: omettono però di dire che, così, hanno fatto rientrare dalla finestra cià che era uscito dalla porta, la destra sovranista. E’chiaro che Renzi e Salvini provano a giocare la stessa partita. L’ipotesi dell’esecutivo dei leaders è abbastanza remota. Inoltre non penso si possa uscire da una crisi così complessa senza una riforma del sistema elettorale in senso proprozionale. Al Colle vada una figura autorevole, che sia all’interno del patto antifascista. Il king maker mancherà fino a quando il centrodestra sarà bloccato dalla candidatura di Berlusconi in quella palude. Fino ad allora non emergerà alcuna figura in grado di mettere in campo una proposta. Sette anni fa Renzi costruì il nome di Mattarella assieme a Sel di cui ero capogruppo. Poi si consolidò un consenso un po’ più ampio grazie al centro. Ma c’era un partito-perno in quella fase che si caricò sulle spalle l’onere della proposta. Oggi il Parlamento è balcanizzato. Ma noi, assieme a Roberto Speranza, continueremo a mantenere l’asse solido con Pd e M5s: fondamentale per oggi e per domani. Dividerci nel passaggio sul Quirinale sarebbe sbagliato”.
E aggiunge: “Dico no all’ecologismo dei ricchi: o la transizione ecologica ha un contenuto sociale, o farà morti e feriti. Mi ha molto impressionato una vignetta circolata nei giorni della Cop26: ci sono tre individui che alzano gli ochi al cielo e guardano una flotta di 200 aerei di capi di stato e ministri che andavano a Glasgow e si domandavano: ‘Loro viaggiano con 200 aerei ma poi è la mia Panda ad inquinare’. Il nodo è sempre lo stesso: l’uguaglianza. Se non costruiremo una transizione fondata su questo, allora non ce la faremo”.