Advertisement

Nella tarda mattinata di ieri, 19 gennaio 2022, le OO.SS. hanno incontrato il nuovo Direttore Generale, il Dott. Marcello Sorrentino, così come preannunciato dall’ordine di servizio che nei giorni scorsi è stato emanato e che comunque ha ribaltato ciò che dovrebbe essere, nella normalità delle cose, l’ordine temporale, ossia presentare le modifiche organizzative alle OO.SS. prima che all’intera platea dei lavoratori. Ma questa è un’altra storia.

Il Dott. Sorrentino ci ha rappresentato il proprio trascorso in Fincantieri, in cui ha ricoperto ruoli legati alle Relazioni Industriali, Istituzionali e di Finanza Agevolata, è stato AD di Fincantieri Infrastructure, consolidando la presenza nel settore delle infrastrutture attraverso il completamento in tempi record del nuovo Ponte di Genova e la costruzione in Romania, del Ponte sul Danubio, il terzo ponte sospeso più lungo d’Europa, aggiungendo che il ponte di Genova è stato possibile realizzarlo, perché “tutti hanno remato nella stessa direzione”.

Advertisement

Ed è proprio da questa affermazione che la Ugl Metalmeccanici, rappresentata da Alessandro Dipino, ha tratto spunto per il proprio intervento.

Nel farle gli auguri per aver accettato questa sfida non facile, mi permetto di rubare la sua affermazione circa il modo in cui, in Fincantieri, siate riusciti a raggiungere l’obiettivo, ossia remando tutti quanti nella stessa direzione”, ha esordito Dipino.

“Un concetto sacrosanto in quanto è necessario il coinvolgimento delle persone, perché l’azienda da sola non va da nessuna parte senza il coinvolgimento dei lavoratori.

Però questo è quello che si è perso almeno negli ultimi due anni se non dall’avvento di ArcelorMittal. Ciò che si è perso è il senso di appartenenza, tant’è vero che all’esterno dell’azienda i lavoratori preferiscono omettere di dire dove lavorino, perché non si sentono partecipi dell’azienda in cui lavorano, in quanto trattati male.

Non si raggiungono gli obiettivi se il lavoratore non lo si consapevolizza sull’importanza delle attività che svolge e che quindi INSIEME si debbano e possano perseguire gli obiettivi.

Quello di ieri è stato l’ennesimo degli incontri svoltisi a seguito dei quali si è sempre maturata la speranza che dall’indomani le cose potessero cambiare.

Ma qual è la mission e la vision di questa azienda”, ha proseguito Dipino, “dove si vuole andare, che cosa si vuole fare per questa azienda, in quanto si vede tutto ed il contrario di tutto. Si assiste al coinvolgimento di tanti manager ma non si è visto e non si vede di contro una reazione commisurata a quello che è l’investimento in queste risorse, dando l’impressione che l’Azienda viva alla giornata.”

Facendo un parallelismo con il ponte di Genova”, continua Dipino, “dovremmo costituire un ponte tra questa azienda e la città, un legame che si è deteriorato e per costruire questo dobbiamo creare un legame forte, innanzitutto con i lavoratori per poi costruire un legame altrettanto forte con la città, altrimenti si continua ad assistere soltanto ad una lotta tra due fazioni contrapposte.”

“Queste sono le risposte che vorremmo alle domande che ci poniamo, ossia cosa vuole fare da grande l’azienda, dove vogliamo andare, perché non è possibile che da oltre 2 anni si continui a tenere il personale in cassa integrazione, molto spesso anche a causa di scelte poco felici da parte dell’azienda che ricadono solo ed esclusivamente sui lavoratori, creando un distacco sempre più grande” ha concluso la UGLM.

Il Dott. Sorrentino ha accolto e ritenute ragionevoli e sensate le richieste rivolte, seppur ritenendo ingiuste le accuse mosse all’attuale gestione e ritenendo non corretto fornire risposte circa situazioni e comportamenti che vengono da lontano.

La presenza di vincoli essenzialmente di natura Ambientale dai quali non si può prescindere oltre ad una gestione che ha registrato una totale deresponsabilizzazione ad ogni livello, anche politico ed istituzionale, ha determinato una situazione che ora richiede lo sforzo di tutti per dare solidità all’azienda e costruire qualcosa insieme.

Quindi è necessario portare lo stabilimento ad essere competitivo, efficiente, produttivo per creare e distribuire ricchezza, nella tutela dell’ambiente e della sicurezza dei lavoratori.

“Non serve un uomo al comando” ha affermato il Dott. Sorrentino, “ma deve essere un concorso di forze per esprimere una strategia”.

“Non sono venuto qui per fare il becchino” ha concluso il Direttore Generale Sorrentino, “ma il nuovo management, che al momento non ha la titolarità della realtà produttiva, dovrà cercare di creare le premesse per esprimere le proprie volontà e competenze.”

UGL Metalmeccanici ancora una volta vuole essere fiducioso ed accoglie positivamente i propositi annunciati, rivolgendo gli auguri di buon lavoro al nuovo Direttore Generale, con l’auspicio che si possa da subito registrare una svolta decisiva ed intraprendere un percorso serio e volto alla risoluzione di questa situazione oramai insostenibile.

Taranto, lì 20 gennaio 2022

 

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteUN ANNO RICCO DI NOVITÀ PER IL CPM MUSIC INSTITUTE!
Articolo successivoSanità. Aiop, Aris, FederAnisap e FederLab: “Il ministro Speranza apra un tavolo di confronto sul Tariffario con le componenti di diritto privato SSN”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui