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Speciale: Incontro con il Comitato Parlamentare francese per un Iran Democratico. 12 gennaio 2022

Lo scorso 12 gennaio, la Signora Maryam Rajavi, Presidente-eletta della Resistenza Iraniana, ha preso parte ad un importante incontro con i legislatori francesi.

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Al proprio arrivo al Palazzo dell’Assemblea Nazionale francese, la Sig.ra Rajavi è stata ricevuta dalla On. Michèle de Vaucouleurs, capo del Comitato Parlamentare per un Iran Democratico – CPID, e da un nutrito gruppo di parlamentari.

L’occasione è stata per una “tavola rotonda” dal titolo “Le rivolte del popolo iraniano e il ruolo della Resistenza”, per discutere delle criticità che il regime non accenna a smettere di scatenare sul piano interno e internazionale e sulle prospettive future offerte dal Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana – NCRI.

L’Onorevole de Vaucouleurs, membro del Partito di maggioranza “MoDem”, ha presentato alla Sig.ra Rajavi un rapporto completo sulla campagna di sensibilizzazione condotta dal Comitato Parlamentare per un Iran Democratico negli ultimi cinque anni, che si è concluso con un mandato all’Assemblea Nazionale francese. La stessa de Vauvouleurs ha sottolineato come il Comitato, che comprende deputati provenienti da diversi partiti e orientamenti politici, abbia voluto negli anni rappresentare la voce del popolo iraniano e la proprie aspirazioni per una vera democrazia e il rispetto dei Diritti Umani.

In tale ottica la de Vaucouleurs ha dichiarato: “il nostro Comitato vuole mostrare un altro volto dell’Iran: un Paese libero e democratico. È proprio per questo che sosteniamo il “Piano dei 10 punti” della Sig.ra Rajavi, unica vera risposta e alternativa per un Paese devastato dal regime degli Ayatollah”.

La Sig.ra Rajavi si è congratulata con i parlamentari francesi e ha affermato: “il ruolo del CPID e il sostegno di ognuno di voi al popolo iraniano e alla Resistenza sono di valore inestimabile. Durante l’attuale legislatura, avete concretamente rappresentato  la voce del popolo iraniano in Francia come in Europa. I vostri messaggi di solidarietà hanno impresso coraggio nell’animo degli iraniani impegnati nella loro lotta per la libertà e la democrazia. Spero che il 2022 ci vedrà ancora vicini nella marcia comune per la liberazione dell’Iran”.

 

L’On. André Chassaigne, vice Presidente del CPID e Presidente di un Gruppo Parlamentare all’Assemblea Nazionale, ha illustrato le rivolte popolari in Iran, in particolare quelle recenti a Isfahan, elogiando il ruolo decisivo nel guidare i movimenti di resistenza vicini ai “Mojahedin-e Khalq (MEK/PMOI)”.

L’On. Yannick Favennec-Becot (UDI), vice Presidente CPID, ha sottolineato l’aggressività del regime nel Medio Oriente introducendo anche il tema di un iniziale declino dell’influenza di Teheran su Iraq, Libano e Siria.

L’On. Hervé Saulignac (PS), vice Presidente CPID, ha espresso serie preoccupazioni sul deterioramento della situazione dei Diritti Umani in Iran, così come un pericolo innalzamento del numero di esecuzioni, soprattutto con l’inizio della presidenza di Ebrahim Raisi.

Il governo francese, dichiara Saulignac, “non può continuare a mantenere lo stesso approccio di accondiscendenza nei confronti di un individuo accusato di crimini contro l’umanità da Amnesty International e alcuni esperti delle Nazioni Uniti. Specialmente dopo lo scorso anno, quando un diplomatico del regime è stato condannato in via definitiva a 20 anni di reclusione per il suo ruolo di agente del terrorismo di Stato nel fallito attentato durante il Summit annuale del NCRI, tenutosi a Villepinte nel 2018. È ora che il governo francese si schieri apertamente dalla parte del popolo e della resistenza iraniani.

Al termine dell’incontro i parlamentari intervenuti si sono soffermati ancora con la Presidente-eletta per discutere di ulteriori questioni.

All’incontro hanno anche preso parte alcuni amici “storici” della Resistenza Iraniana tra cui François Colcombet, ex magistrato e ex deputato fondatore del CPID, Jean-François Legaret, ex Sindaco del I “arrondissement” di Parigi, Gérard Vespierre, analista politico ed esperto di geopolitica.

 

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