La stabilizzazione auspicata dai padroni del vapore già si intravede in fieri, con la rielezione di Mattarella, lo confermano i numeri (759 voti) del ritorno al grande centro condiviso. Berlusca si scansa dagli ex alleati e si avvicina agli altri “democratici” di convenienza, quali Renzie, PD, cinque ostelli e persino ai rosatelli della la finta-sinistra ed altri mucchietti spuri di responsabili vari. Insomma una sorta di DC rediviva e consenziente ai desiderata atlantico-liberisti.
Salvini dopo aver dimostrato tutta la sua dabbenaggine e incapacità politica conferma la funzione di pupazzetto pubblicitario del mojito e salciccia, assieme -o talvolta anche in contrasto- alla Meloni che incarna la figura dell’alternativa “impossibile”, stile Anita Peron. Mentre scompaiono o vengono messe a tacere figure scomode come la Cunial. Oltre a mugugnare altro non si può fare, visto che “il morbo infuria, il pan ci manca, sul ponte sventola bandiera bianca…”
Paolo D’Arpini
Fonte: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2022/01/italia-la-resa-quirinale-il-morbo.html