La pandemia e certe spassose trasmissioni
Trattano argomenti seri, vorrebbero essere serie certe tramissioni televisive dedicate alla pandemia, ed invece sono comiche. Il giornalista, opinionista Klaus Davi, con quella faccia di bambino, ieri sera, ospite della trasmissione “Dritto e Rovescio”, ha ragionato come un bambino. Ristoratori e proprietari di negozi protestavano contro il governo, che con le opprimenti, innumerevoli restrizioni, regole e regolette, ha fatto sì che piazze e strade siano deserte, saracinesche di negozi abbassate, ristoranti chiusi o con pochissimi clienti, e il giornalista se n’è uscito candidamente così, ad un dipresso: “Non dovete prendervela con il governo, ma con coloro che non si sono vaccinati, è tutta loro la colpa”. E sembrava persuaso, persuasissimo. La giornalista Claudia Fusani, invece, non è brava come Klaus Davi, non riesce a dissimulare l’imbarazzo davanti all’evidenza. Aveva, poverina, un’espressione quasi sofferente. Stessa aria sofferente di Antonio Capranica, che ha definito sceneggiate i discorsi sulle gravi discriminazioni ai danni di una parte della popolazione. La professoressa Elisabetta Gualmini, invece, che subì una metamorfosi, che cambiò completamente dopo essere diventata vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, per nascondere l’imbarazzo sorrideva, sorrideva tanto. Felice.
Renato Pierri