Ras Al Khaimah Championship, N. Hojgaard domina negli Emirati Arabi Uniti. Laporta 21/o
Saudi International, vince Harold Varner III. Manassero chiude 28/o
Il danese trova il secondo successo in carriera sul DP World Tour dopo quello ottenuto al DS Automobiles 78° Open d’Italia
Lo statunitense supera grazie ad un eagle all’ultima buca il connazionale Bubba Watson
Leona Maguire diventa la prima irlandese a sollevare un trofeo sul LPGA Tour. Giulia Molinaro 66/a
Negli Emirati Arabi Uniti, sul percorso del Al Hamra Golf Club (par 72), Nicolai Hojgaard ha vinto il Ras Al Khaimah Championship con un totale di 264 (67 65 64 68, -24) colpi. Per il danese si tratta del secondo successo sul DP World Tour dopo quello ottenuto nel settembre 2021 al DS Automobiles 78° Open d’Italia. Il migliore degli azzurri è stato Francesco Laporta: il pugliese si è classificato 21/o con uno score di 277 (70 67 70 70, -11). Edoardo Molinari, 14/o al termine del ‘moving day’, è sceso in 27/a posizione con 278 (72 66 68 72, -10). Lorenzo Gagli ha chiuso 48/o con 282 (72 69 73 68, -6), Andrea Pavan 57/o con 284 (72 69 69 74, -4), Guido Migliozzi 67/o con 286 (71 70 73 72, -2). Mentre Nino Bertasio e Renato Paratore non hanno superato il taglio, finendo rispettivamente 73/o con 142 (71 71, -2) e 126/o con 152 (75 77, +8).
Secondo posto, a quattro colpi dal vincitore, per l’inglese Jordan Smith con un totale di 268 (-20), mentre al terzo posto con 271 (-17) si è piazzato il quartetto formato dal cinese Haotong Li, l’austriaco Lukas Nemecz, il francese Matthieu Pavon e lo spagnolo Adrian Otaegui. Questo successo ha fruttato a Nicolai Hojgaard 296.728,54 euro su un montepremi complessivo di 2.000.000 di dollari. Il danese ha rischiato di sprecare tutto il vantaggio accumulato realizzando un doppio bogey e un bogey (rispettivamente alla 9 e alla 12), ma con dei colpi da autentico fuoriclasse (alla 14 ha sfiorato un albatross e ottenuto un eagle) è riuscito a rialzare la testa e chiudere con due birdie consecutivi nelle ultime due buche. “Sono molto felice, ho dovuto lottare per rimanere in gioco fino alla fine. Christian (il suo caddie) è stato eccezionale a motivarmi e a farmi mantenere alta la concentrazione su ogni colpo”.
Il DP World Tour rimarrà per il prossimo appuntamento ancora negli Emirati Arabi Uniti e si giocherà nuovamente sul percorso del Al Hamra Golf Club per il Ras al Khaimah Classic.
ASIAN TOUR, FINALE DA BRIVIDI. MANASSERO 28/O – Harold Varner III ha vinto il PIF Saudi International powered by SoftBank Investment Advisers, torneo dell’Asian Tour che si è disputato sul percorso del Royal Greens & Country Club (par 70), a King Abdullah Economic City (Arabia Saudita), con un totale di 267 (64 66 68 69, -13) colpi. Matteo Manassero, unico italiano in gara e in testa al termine del primo round, ha chiuso in 28/a posizione con uno score di 279 (62 73 74 70, -1). Positiva la settimana del 28enne veneto che, nel primo giro (chiuso a 62, -8) ha dato segnali molto incoraggianti per il prosieguo della stagione. L’azzurro di Negrar si è lasciato alle spalle campionissimi di primo piano come Patrick Reed, Ian Poulter e Rafa Cabrera Bello. Dopo un 2021 giocato a buoni livelli sul Challenge Tour, Manassero ha gettato le premesse per un 2022 da protagonista.
Un finale al cardiopalma quello a cui hanno assistito gli spettatori presenti in Arabia Saudita, perché fino a due buche dal termine, Harold Varner III era distante due colpi da Bubba Watson (leader grazie ad un birdie e un eagle alla 17 e alla 18). Il nativo di Akron (Ohio, Stati Uniti d’America) è riuscito a rimontare firmando anch’egli un birdie e un eagle nelle ultime due buche del torneo, scavalcando così il suo connazionale. Per l’atleta classe 1990 si tratta del primo successo in carriera sull’Asian Tour e, con questa vittoria, torna a sollevare al cielo un trofeo a distanza di sei anni (l’ultima volta fu nel 2016 all’Australian PGA Championship).
Secondo posto, dunque, per Bubba Watson con 268 (-12). Terza piazza per lo spagnolo Adri Arnaus con 270 (-10). Quarti, con 271 (-9) l’inglese Steve Lewton e l’australiano Cameron Smith. Harold Varner III succede così nell’albo d’oro a Dustin Johnson, vincitore nel 2021 (oltre che nel 2019). L’ex numero uno al mondo non è andato oltre l’8/o posto con 273 (-7), stesso punteggio di Tommy Fleetwood, Ryosuke Kinoshita, Joaquin Niemann, Jhonattan Vegas e Abraham Ancer.
LPGA, PRIMA VITTORIA DI UNA IRLANDESE. MOLINARO 66/A – Leona Maguire si è aggiudicata il Drive On Championship, torneo del LPGA Tour che si è disputato in Florida, sul percorso del Crown Colony Golf & Country Club (par 72). Grazie ad un ultimo giro in 67 (-5) colpi e ad un totale di 198 (66 65 67, -18) la 27enne di Cavan è entrata nella storia del golf diventando la prima irlandese a vincere un evento sul massimo circuito femminile statunitense. Giulia Molinaro, unica azzurra in gara, ha chiuso in 66/a posizione con un totale di 214 (68 74 72, -2).
Secondo posto per la statunitense Lexi Thompson con uno score di 201 (-15), terza la connazionale Sarah Schmelzel con 202 (-14). Nelly Korda, campionessa olimpica ai Giochi di Tokyo, non è andata oltre la 15/a piazza con un totale di 206 (-10). Grazie a questa vittoria, Leona Maguire incassa un assegno da 225.000 dollari su un montepremi complessivo di 1.500.000 dollari e succede nell’albo d’oro all’americana Austin Ernst, che ha chiuso in 59/a posizione con 213 (-3). L’irlandese classe 1994 celebra un altro successo dopo i due exploit sull’Epson Tour (che ha sostituito nel nome il Symetra Tour, secondo circuito statunitense in rosa) arrivati nel 2019 rispettivamente al Windsor Golf Classic e al Symetra Classic. Dopo un 2021 giocato a grandi livelli, in cui ha partecipato e vinto la Solheim Cup realizzando 4,5 punti (record per una rookie), chiuso al 23/o posto le Olimpiadi di Tokyo (nel 2016 a Rio de Janeiro si classificò 21/a), la Maguire si candida per un 2022 da protagonista.