CONTE, DI MAIO E GRILLO CHE FARANNO? VEDREMO FRA UNA VENTINA DI GIORNI SE …
Una premessa per sgomberare il campo da qualsiasi illazione. Giuseppe Conte, è fuor di dubbio, persona seria e corretta, a mio avviso, egli è solo in balia di avversari politici che, anche per una sorta di revanscismo da parte di altri rispetto alla sua evidente e trasparentissima dignità personale, infastidisce appunto chi non possiede queste caratteristiche: il Paese infatti, oggi come oggi, avrebbe urgentemente bisogno di serietà ancor prima di capacità, stante il fatto che la stramaggioranza dei politici attuali adotta, da smaliziati, detta capacità solo per il loro tornaconto personale. E Giuseppe Conte non è sicuramente uno di questi.
Luigi Di Maio, giustamente criticato all’inizio per inesperienza politica, ora non può più essere tacciato di questo, tanto da faticare personalmente a dire che mai avrei immaginato che un giovane avrebbe potuto raggiungere tanto spessore politico in così poco tempo. Quindi uomo serio dello Stato a tutti gli effetti.
Beppe Grillo, non avrebbe bisogno di caratterizzazione in quanto è conosciuto da decenni. Se mi è concesso un pensiero, direi che si tratta di un uomo fondamentalmente buono che, alla sua maniera riconducibile anche alla scenografia teatrale, vuole comunque molto bene al paese, manifestando ciò attraverso un suo personale modo di porsi di fronte alla gente: urla sì, ma non certo alla Sgarbi che, a mio avviso, mi riferisco a quest’ultimo, è invitato dalle varie emittenti solo per aumentare lo share televisivo sulla base delle sue espressioni circensi, spesso intollerabili, (tanto per adoperare un eufemismo). Questo non si può dire per Grillo che, in politica, pur essendo uomo di teatro, fa politica, mentre Sgarbi fa esattamente il contrario: da politico fa il comico…di pessimo gusto, alla faccia dell’arte di cui egli si professa unico cultore-depositario.
Fatto questo preambolo che, a mio modo di pensare, mette in luce aspetti molto positivi dei tre soggetti succitati (Sgarbi ovviamente non c’entra perché sarebbe il quarto che ho nominato solo per fare un termine di paragone con Grillo) c’è da immaginare che l’intelligenza faccia la sua parte portando Conte, Di Maio e Grillo ad una formula di vicendevole ed utile composizione, soprattutto nell’interesse del Paese, ad evitare che crolli un palco politico, quello del M5S, sul in Italia il movimento cinque stelle ha fatto sicuramente meglio degli altri, o comunque non peggio..
Intanto lasciamo passare due-tre settimane per sentire cosa verrà fuori dal recente giudizio della magistratura di Napoli che ha azzerrato (?) i vertici del M5S e poi, ne sono sicuro, un qualcosa di positivo ne uscirà.
Nel caso contrario, dovrei ribaltare i suddetti miei giudizi per quel po’ che potranno valere.
ARNALDO DE PORTI
Belluno Feltre