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Strage di Pioltello, sconcerto per esclusione come parte civile di Medicina Democratica: dove va la giustizia?

 

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Milano, 9 febbraio 2022. “Siamo sconcertati e fortemente preoccupati per la esclusione di Medicina Democratica come parte civile nel processo per il disastro ferroviario di Pioltello del 25 gennaio 2018 costata la vita a tre persone e lesioni gravi e gravissime ad un centinaio di passeggeri dei convogli coinvolti”, ha detto Fulvio Aurora, responsabile delle vertenze giudiziarie di Medicina Democratica, associazione che si batte da oltre 40 anni per il diritto alla salute costituzionalmente garantito, a margine dell’udienza che si è tenuta ieri nell’Aula Bunker del Tribunale di Milano, via Uccello di Nemi. Oltre a MD tutte le associazioni e i sindacati, eccetto la FILT, sono stati esclusi come parti civili dal processo.

“Non comprendiamo- ha aggiunto Fulvio Aurora- perché per Pioltello ci hanno respinto come parte civile mentre invece ci hanno accolto nel processo per l’altro terribile disastro ferroviario, quello di Viareggio, costato la vita a 32 vittime civili e dove addirittura noi siamo l’unica associazione ammessa: quali sono le motivazioni per decisioni così diametralmente opposte”?

Una esclusione incomprensibile anche perché in contrasto con l’ordinanza emessa il 02.02.2021 dal GUP Dr.ssa Magelli del Tribunale di Milano che, per prima, ha vagliato le posizioni degli imputati del processo di Pioltello e che aveva dettagliatamente motivato in ordine alla legittimazione di Medicina Democratica, assistita dalla avvocata Laura Mara, rispondendo puntualmente alle infondate eccezioni sollevate dalle difese degli imputati. Eccezioni che sono state pedissequamente riproposte in dibattimento e questa volta accolte dallo stesso Tribunale di Milano.

Il Tribunale, fra l’altro, nella propria ordinanza letta in udienza ha citato la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione “Thyssen Krupp”, dove MD risulta essere l’unica parte civile costituita, che ha puntualmente evidenziato le ragioni della legittimazione processuale dell’associazione in parola. Una incongruenza inspiegabile, visto che Medicina Democratica è coinvolta come parte civile in una quarantina di processi in tutta Italia! Insomma, inspiegabilmente, non si è data applicazione ai massimi principi stabiliti in modo monolitico dalla giurisprudenza di legittimità.

“In una situazione del genere- ha aggiunto Fulvio Aurora la parola “GIUSTIZIA” assume un significato distante dalla realtà, non rispondente ai bisogni delle vittime e lontano dai principi cardine stabiliti dalla nostra Carta Costituzionale. Sappiamo che ciò che è stato stabilito dal Tribunale di Milano non è modificabile, porteremo quindi la nostra protesta nella manifestazione, cui parteciperemo, l’8 marzo davanti alla Corte d’Appello di Firenze per il processo di Viareggio”.

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