Per il Giorno del Ricordo, concerto di Gianluca Podio al Quirinale
In diretta su Rai-Radio3 e RaiPlay Sound, domenica 13 febbraio dalle 11.50
Dal 2005, l’anno successivo alla sua istituzione con una Legge dello Stato, il 10 febbraio o la domenica più vicina a quella data, i Concerti di Radio3 al Quirinale dedicano un evento musicale al Giorno del Ricordo, ricorrenza che intende «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».
Quest’anno, domenica 13 febbraio, protagonista del concerto sarà il pianista e compositore Gianluca Podio. Lavorando sulla canzone d’autore italiana, infatti, Podio ha toccato l’opera di due autori diversamente legati a quella vicenda: Sergio Endrigo (1933-2005), nato a Pola, costretto a riparare con la madre nel 1947 dapprima a Brindisi, quindi a Venezia, e Gino Paoli (n. 1934), trasferitosi piccolissimo a Genova dalla nativa Monfalcone, ma la cui famiglia venne direttamente coinvolta sia nell’esodo giuliano-dalmata, sia nelle operazioni di pulizia etnica che costarono la vita anche ad alcuni suoi parenti.
Gianluca Podio alternerà due Suites da lui composte a partire dalle canzoni di Endrigo e Paoli, con brani originali, “Preludi e Interludi”, che rientrano in uno dei suoi più recenti impegni concertistici e discografici.
L’appuntamento è per domenica 13 febbraio alle 11.50 ore dal vivo, alla Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale, e in diretta su Rai-Radio3.
Il concerto si potrà poi riascoltare in streaming dalla piattaforma RaiPlay Sound anche collegandosi attraverso il sito web del Palazzo del Quirinale (palazzo.quirinale.it), dal quale è possibile anche l’accesso al sistema di prenotazione per la sala.
Gianluca Podio
Gianluca Podio ha conseguito diversi diplomi: il primo in pianoforte nel 1984 con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio di S.Cecilia in Roma e, sempre con il massimo dei voti, nel 1988 in composizione al Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, nel 1994 in Direzione d’orchestra al Conservatorio di “A. Casella” de L’Aquila; nel 2008 ha ricevuto il diploma di Accademico Specialistico in composizione al Conservatorio “L. Refice” di Frosinone con 110 e lode. Fondamentale per la sua formazione artistica ed umana è stata la profonda amicizia con Goffredo Petrassi. Ha seguito poi corsi di perfezionamento in composizione con Karlheinz Stockausen, Salvatore Sciarrino, George Hurst prima di iniziare un’attività come pianista, tastierista e programmatore di sintetizzatori elettronici con Ennio Morricone, con il quale ha collaborato per più di dieci anni (dal 1985 al 1997). Ha composto musica lirica, da camera e sinfonica che viene regolarmente eseguita in prestigiose sedi in Italia e all’estero (ad esempio la Carnegie Hall). Ha creato ed arrangiato colonne sonore per fiction televisive, telefilm, documentari e molte sigle radiofoniche.
Dirige abitualmente, in qualità di compositore ed arrangiatore, orchestre nazionali ed internazionali tra le quali I Filarmonici di Roma, Nuova Orchestra Scarlatti, Czeck National Symphony Orchestra e Bulgarian Symphony Orchestra. Molto attivo anche come pianista ha tenuto molti concerti in qualità di solista (tra le occasioni più importanti: nel 2007 recital alla Cappella Paolina del Quirinale in diretta su Euroradio-Radiotre, nel 2008-2014 Recital monografici nella Sala dell’Assunta per la Radio Vaticana.
Note stilistiche
Pur rifacendosi ad una connotazione minimalista d’inizio, il linguaggio musicale di Gianluca Podio si può considerare prevalentemente inserito nell’ambito di una posizione estetica legata alla molteplicità linguistica ed espressiva tipica dei linguaggi musicali più attuali. La pluralità delle suggestioni stilistiche infatti, caratterizzano l’estrema flessibilità delle scelte musicali di Gianluca Podio in tutta la sua produzione compositiva nonché nella sua attività concertistica. Tale importante connotazione, evidenzia anche la sintonia esistente tra la sua produzione di musica assoluta e la sua produzione di musica applicata in cui è possibile riscontrare una costante ricerca della qualità artigianale ed un’attenta ricerca della comunicazione
emozionale verso il pubblico. Le caratteristiche dominanti della sua poetica musicale sono inoltre riconoscibili sia nella ricerca di un’asimmetria del materiale tematico che nel processo compositivo di base. Essi sono entrambi fondati sui concetti d’irregolarità e di imprevedibilità. Anche lo studio delle soluzioni armoniche utilizzate nelle sue composizioni, ossia la dimensione sonora verticale, sono spesso in sintonia con i più attuali linguaggi musicali e sono sempre orientate all’acquisizione di un feedback empatico e percettivo con l’ascoltatore, essenziale punto di riferimento della motivazione espressiva ed artistica.