SIAMO DEI
Scritto, diretto e interpretato da Riccardo Ballerini
Musiche e partitura musicale Alessandro Porcella PA 74 Music
Scene e costumi Annamaria Porcelli e Sergio Maria Minnelli
Dal 4 al 6 marzo
Altrove Teatro Studio – Via Giorgio Scalia, 53 Roma
Debutta dal 4 al 6 marzo all’Altrove Teatro Studio SIAMO DEI, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Riccardo Ballerini. Una storia di dignità e bellezza, di incontri poetici e stupefacenti realmente avvenuti, un gioco fra Mito e Follia dove ogni persona narrata ha le sue radici simboliche in un Mito. Il Mito di Fetonte, del Minotauro, dei Dioscuri si possono incontrare nel salone di una clinica psichiatrica, fra le mura di un accumulatore seriale, nel giardino di una struttura residenziale. In luoghi come questo possiamo ritrovare il Mito caduto che si è trasformato in bestia, in esseri umani confusi che vivono tra la gente comune senza perdere quella antica origine, la propria identità multipla o frammentata, espressa sempre con forza ed evidenza, con remissione o con violenza e talvolta in modo del tutto incomprensibile. Siamo Folli, siamo Dei. Riccardo Ballerini, maestro d’arte drammatica, aiuta e sostiene il percorso riabilitativo di alcune divinità e creature mitologiche e ci racconta il suo incontro con gli Dei.
Eroi densi di bellezza e dignità mordono la vita come loro viene offerta in un susseguirsi di aneddoti, fatti, terminologie, definizioni, categorie, terapie farmacologiche, cartelle cliniche, linguaggio medico, atti che in scena si traducono in narrazione, dove la parola ed il suono si fanno immagine evocativa e l’attore diventa un testimone del passaggio tra l’Epico ed il quotidiano; una partitura musicale segna lo spazio scenico, estensione e luogo in cui l’eroe agisce. Chi è il diverso, il folle, il matto? Il Teatro come luogo della mente, una linea narrativa che cerca di portare lo spettatore nello sconosciuto. Un viaggio surreale in cui l’attore è anche regista e tecnico, suona la partitura musicale, suona il ritmo e i disturbi della mente, i rumori del pensiero; attraverso la voce, un microfono ed il banco regia si scrive e si suona il momento evocato, moderno artigiano, produttore di segni e simboli che segnano il passaggio tra il Dio e l’uomo, tra il mito e la Follia, tra la normalità e la pazzia, tra la salute e la cura.