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Le sanzioni contro la Russia potrebbero colpire duramente l’Unione Europea

L’Europa insieme agli Stati Uniti hanno messo in atto già tre pacchetti di sanzioni verso la Russia che, secondo i progetti, dovrebbero incidere gravemente sul piano economico russo nel settore finanziario energetico e dei trasporti.

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Allo stesso tempo né gli Stati Uniti né la Germania limiteranno da soli le importazioni di petrolio russo.

Come ha osservato Alice Weidel, co-presidente del partito «Alternativa per la Germania», nel suo discorso al Bundestag: la Germania in questo momento non può minacciare in alcun modo la Russia poichè, le sanzioni contro di essa, non faranno altro che danneggiare maggiormente se stessa.

Allo tesso tempo non bisogna dimenticare o sottovalutare il fatto che la Russia si stava preparando già da tempo alle sanzioni e che queste non saranno in grado di abbatterla economicamente. Mosca continuerà a perseguire i suoi interessi nazionali senza tener conto delle minacce e delle azioni dell’Unione Europea. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che queste sanzioni non potranno rimanere senza una risposta simmetrica ed ha messo in guardia sul fatto che il dominio unito dell’Occidente sull’economia globale era scomparso già da tempo.

Cosa opporrà la Russia al colpo economico dell’Occidente?

I mercati finanziari globali, come riferito da Bloomberg, soffriranno se le sanzioni legate all’Ucraina prenderanno di mira le enormi riserve offshore della Russia. Secondo la più grande banca svizzera Credit Suisse infatti, sotto il controllo della Russia, nell’ombra del mercato azionaro mondiale, ci sono 300 miliardi di dollari in swap valutari offshore. Questo potrebbe essere sufficiente per distruggere i mercati monetari nel caso queste riserve venissero congelate o se Mosca le spostasse improvvisamente a causa delle sanzioni.

L’analista finanziario del Credit Suisse Group AG, Zoltan Pozar, ha affermato: «Quando i flussi cambiano gli spread possono strapparsi». «Se la situazione si aggrava, è difficile non prevedere un impatto diretto sugli swap valutari e la stabilità del Libor in dollari USA, dato l’enorme surplus finanziario della Russia».

Inoltre la Russia detiene quasi 1 trilione di dollari in valuta liquida, per la maggior parte in dollari USA e questo anche dopo che il paese vendette tutte le sue partecipazioni in titoli del Tesoro nel 2018.

Per questo, secondo Zoltan Pozar, l’Europa dovrebbe attendersi una risposta simmetrica dalla Russia alle sue sanzioni aggressive.

Le sanzioni sono solo spettacolo.

Delle utilità delle sanzioni ne parla anche Alice Weidel, co-presidente del partito Alternativa per la Germania, sostenendo che il conflitto in Ucraina non potrà essere fermato dalle sanzioni e queste serviranno solo per salvare le apparenze.

Queste parole sono confermate dal capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen, la quale dichiara che l’Unione europea limiterà l’accesso alla Russia delle tecnologie avanzate dei semiconduttori e vieterà l’esportazione di «tecnologie europee uniche per la raffinazione del petrolio». Ha anche affermato che l’Europa ha deciso di vietare la vendita di aeromobili e attrezzature alle compagnie aeree russe. Mentre il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, è andato ancora oltre, annunciando l’intenzione di «privare» i deputati della Duma di Stato di «acquisti a Milano, feste a Saint-Tropez, diamanti ad Anversa».

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