Ucraina: Save the Children, con l’intensificarsi delle operazioni militari russe, i bambini nel paese corrono il grave pericolo di essere feriti dalle esplosioni
L’Organizzazione chiede ancora una volta la fine immediata della violenza in Ucraina.
I bambini feriti nelle zone di conflitto necessitano di cure immediate e sono ancora più a rischio degli adulti a causa delle loro specifiche vulnerabilità. Lo sottolinea oggi Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro che chiede ancora una volta la fine immediata delle violenze in Ucraina.
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’ONU, decine di bambini sarebbero stati uccisi, e si teme che, con l’intensificarsi dell’operazione militare della Russia nelle principali città, molte altre vite siano a rischio.
I più piccoli, se colpiti dalle esplosioni, sono particolarmente a rischio rispetto agli adulti e devono essere curati in modo diverso. Il loro collo e il loro torace sono più delicati e basta un colpo anche lieve per causare danni al cervello. Nelle zone di guerra, le ferite alla testa sono molto comuni nei bambini piccoli, con i pazienti sotto i sette anni che hanno il doppio delle probabilità di presentare un trauma cranico rispetto ai pazienti più adulti.
I tre milioni di residenti della città di Kiev, si stanno rifugiando in scantinati, stazioni della metropolitana e rifugi antiatomici, molti non sono in grado di lasciare le loro case a causa dei combattimenti attivi in queste ore nella capitale. Anche i pazienti dei reparti di maternità e degli ospedali pediatrici si nascondono sottoterra, soffrendo la poca luce e un accesso limitato alle medicine, all’acqua pulita e al cibo.
Lunedì, secondo il sindaco di Kharkiv, un pesante bombardamento sulla città ha ucciso tre bambini e una bambina di sei anni è morta in un attacco al porto di Mariupol domenica, nonostante i mediaci abbiano lottato per salvarla.
Nelle zone di conflitto, anche il personale medico addestrato come chirurghi, infermieri e terapisti, potrebbe non avere la formazione medica di emergenza e le competenze necessarie per trattare i bambini. Inoltre, le strutture sanitarie e le squadre mediche che vi operano sono spesso sopraffatte dalla situazione e prive di risorse.
Save the Children, in collaborazione con l’Imperial College di Londra ed esperti medici, ha sviluppato un manuale completo – il primo del suo genere – per supportare i bambini feriti durante i conflitti. Il manuale aiuta le squadre mediche nelle zone di conflitto, spesso costrette a trattare e operare i bambini in circostanze difficili, con una formazione specialistica limitata e risorse su come farlo.
“Negli ultimi sei giorni, i bambini in Ucraina hanno visto le loro case e le loro scuole distrutte, sono stati costretti a fuggire o a nascondersi in scantinati e rifugi antiatomici, e sono stati strappati dalle loro famiglie e dagli amici” ha dichiarato Filippo Ungaro, Direttore Comunicazione di Save the Children Italia.
“Assistiamo a immagini di bambini che cantano dai rifugi per tenere alto il loro morale. Nessun bambino dovrebbe mai essere messo in una situazione così tragica. Questi bambini dovrebbero essere a scuola o a giocare all’aperto, invece devono preoccuparsi della la loro sopravvivenza. Hanno bisogno di protezione urgente e che l’escalation militare russa si fermi immediatamente” ha ribadito Filippo Ungaro.
“La situazione sta andando fuori controllo. Se il conflitto si intensificherà ulteriormente, temiamo che il bilancio delle vittime tra i bambini continuerà ad aumentare notevolmente nei prossimi giorni e persino nelle prossime ore” ha concluso Filippo Ungaro.
Save the Children opera in Ucraina dal 2014, fornendo aiuti umanitari essenziali ai bambini e alle loro famiglie, sostenendo il loro accesso all’istruzione, supportandoli a livello psicosociale, distribuendo kit invernali e kit per l’igiene, e fornendo denaro alle famiglie in modo che possano soddisfare le esigenze di base come il cibo, l’affitto e le medicine, o in modo che possano investire in nuove attività.
Per sostenere gli interventi in emergenza di Save the Children: https://www.savethechildren.it/dona-fondo-emergenze