Massafra ha detto “NO” alla Guerra
Massafra ha detto “NO” alla Guerra con una marea di testimonianza e di solidarietà.
Ieri sera, 9 marzo, “piazza Garibaldi, cuore del Centro Storico, luogo che ha sempre registrato fatti e vicende di Massafra, ha visto la presenza di centinaia e centinaia di piccoli e grandi che hanno chiaramente detto “NO” alla Guerra.
Lo hanno fatto gli Istituti Scolastici con i loro alunni che con grande impegno hanno creato cartelli, bandiere e pannelli inneggianti alla Pace, alla Libertà e alla Solidarietà. Ma sono scese in piazza anche le Associazioni, con le loro divise, con i colori dell’Ucraina, con un segno arcobaleno e pure le Comunità parrocchiali accompagnate da alcuni parroci.
E ancora presenti erano: Luca Lopomo sindaco di Crispiano, Maria Rosaria Borracci sindaco di Palagianello, Cosimo Fabbiano sindaco di San Giorgio Ionico, Franco Andreoli sindaco di Statte i quali, nel prendere la parola, hanno invitato a tenere stretta una democrazia che, pur se imperfetta, è sempre meglio di una dittatura perfetta (Lopomo). Hanno inoltre sottolineato come la Libertà e la Pace debbano essere al di sopra di tutto (Borracci), evidenziando che la piazza testimonia accoglienza e che occorre lavorare per la Pace (Fabbiano e Andreoli).
Il sindaco Fabrizio Quarto ha parlato di risposta commovente da parte della popolazione di Massafra, che si è già prodigata per inviare aiuti materiali e ha già offerto decine di posti da mettere a disposizione per l’accoglienza dei profughi ucraini. Quarto ha spiegato la creazione di una rete attiva coordinata dall’Assessorato ai Servizi Sociali al quale ci si può rivolgere anche attraverso la mail dedicata emergenzaucraina@comunedimassafra.it (è possibile chiamare dal lunedì al giovedì dalle 10.00 alle 12.00 al numero 099.8858344). “Questa sera (ha sottolineato il sindaco) abbiamo chiaramente detto da quale parte stare… da quella giusta!”
L’apertura della manifestazione, condotta ottimamente da Antonello Giasi, ha visto il gruppo Scout issare sulla propria “antenna” le bandiere dell’Italia, dell’Ucraina e della Pace.
Non sono mancate le testimonianze di chi vive in Ucraina, tra cui una signora che ha raccontato in modo commovente come sia avvenuto il recupero dei suoi nipoti da Kiev e della situazione pesantissima nella martoriata nazione.
Il sindaco Quarto, prendendo spunto da un cartello recante la scritta “hanno ucciso la colomba della Pace”, con grande emozione ha auspicato che quella colomba possa essere “un’araba fenice” e quindi rinascere quanto prima, riportando la anelata Pace.
Nino Bellinvia
Nelle foto:1) La fiaccolata in piazza Garibaldi. 2) Sindaci dei paesi, e consiglieri, vicini intervenuti alla fiaccolata. 3)L’intervento del sindaco Fabrizio Quarto. 4) Il gruppo Scout e le bandiere dell’Italia, dell’Ucraina e della Pace.