Un soldato non è una cosa
“Lasciare che degli inerti vengano massacrati quotidianamente, nella speranza che Putin si fermi, senza volerci mettere un soldato, una vita umana, ma semplicemente dando aiuti militari che non si sa quando arriveranno e come verranno usati, è a mio parere un errore clamoroso”. Parole sconcertanti, incoscienti del giornalista Giuseppe Cruciani. Ma secondo voi Cruciani parlerebbe alla stessa maniera se la vita del soldato da mettere a repentaglio, fosse la sua o di un suo figlio? Se il nostro intervento militare contro la Russia avesse come conseguenza l’invio di missili sulle nostre città e magari sulla casa di Cruciani, secondo voi il Cruciani parlerebbe alla stessa maniera? Un soldato non è una cosa, è una persona. Gli ucraini vanno aiutati con tutti mezzi possibili, ma non con le armi, anche perché sembra che l’Italia ripudi la guerra. Ma è un po’ di tempo che la Costituzione viene dimenticata.
Renato Pierri