Robert Brasillach viene ucciso il 6 febbraio del 1945 alle ore 9.58 orario in cui il medico ne constata il decesso , si ricorderà sempre la scena del suo avvocato che avvicinandosi al corpo raccoglie una goccia di sangue esclamando “ per portarla a quelli che l’amano”
Un personaggio rivoluzionario, romanziere ma anche critico credente e cristiano. Politicamente affaccendato tanto da morire . Fu accusato di delitto di opinione.
Espressione di un’epoca che affonda le sue radici nel ventesimo secolo , espressione del suo tempo, con una perfetta semplicità .
La filosofia di Brasillach, è l’amore per la vita la gioia di vivere, la ricerca della felicità fino all’estremo , è dalla sua cella che scrive quelle che sono le sue ultime parole.
Il suo inno alla gioia se lo porta dentro da quando è piccolo, lo rivive nel ricordo degli occhi della mamma, nel ricordo del Marocco. Nella sua vita è esistito solo un evento che riuscì ad incupirlo, l’assassinio del padre.
Un nazionalista amico della nostra Italia, “un patrimonio di arte e cultura” , così lo definisce Massimo Magliaro che di questo libro firma l’introduzione.
Per celebrare l’anniversario dei ventenni anni dalla sua morte, questa raccolta vuole esaltare l’artista attraverso le suo opere e il suo pensiero.
Lo scorrere delle pagine ci parla di un personaggio unico nel suo genere , ha sempre lottato per la libertà e la verità , non astenendosi mai.
La sua morte ci ha lasciato una testimonianza eterna .
Con queste pagine , si vuol difendere la memoria non solo contro le volgari menzogne ispirate dall’odio ma anche contro le ingiustizie .
Un libro rivolto agli amanti dell’attualità politico sociale.