Vincenzo Presutto (M5S): “Necessario introdurre il salario minimo in Italia per compensare il rialzo dei prezzi al consumo”
Roma 21 Marzo 2022: “La crisi energetica, ha attivato un drammatico effetto domino con l’aumento generalizzato dei prezzi, anche dei beni di prima necessità, che ricade principalmente sul consumatore finale. I cittadini italiani subiscono un aumento dei costi dell’energia che inciderà sempre in misura più rilevante sul bilancio familiare”. Ha dichiarato il Senatore Vincenzo Presutto del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione di Bilancio ai microfoni di Mariù Adamo per MattinaLive, il morning show in onda su Canale 8.
Ha continuato il Senatore Presutto: “Ora più che mai, l’aumento esponenziale dell’inflazione, impone all’Italia di ripensare subito alla politica salariale: il Movimento 5 Stelle, sin dal 2018, ha presentato un disegno di Legge per richiedere il salario minimo, ed ora, aumentare i compensi significherebbe necessariamente sostenere i consumi del Paese. In Italia i lavoratori sotto la soglia dei 9 euro sono circa 4,3 milioni ed è una delle poche nazioni in Europa a non avere ancora un limite minimo salariale, che ad oggi è presente ormai in 21 dei 27 Stati UE.”
Conclude Presutto: “In questo momento storico, la crisi bellica Russia-Ucraina, abbinata agli effetti negativi prodotti dalla pandemia, ha messo a nudo le responsabilità politiche passate che hanno impedito un processo di crescita e di ammodernamento dell’Italia. Pertanto, sussiste una urgenza immediata di recuperare il ritardo decennale del nostro Paese, cosi come già in corso con la realizzazione del PNRR concordato con la UE, e che dovrà essere accompagnato anche con l’adozione di politiche salariali minime per eliminare il fenomeno dei working porr, vale a dire persone che lavorano ma che non riescono a guadagnare abbastanza per poter vivere in modo adeguato, e che in questo momento ed in futuro potrebbero risultare ancora più svantaggiati”.