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Venerdì 25 marzo, durante la Celebrazione della Penitenza che presiederà alle ore 17:00 nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco consacrerà all’Immacolato Cuore di Maria la Russia e l’Ucraina. Lo stesso atto, lo stesso giorno, sarà compiuto a Fatima da Sua Eminenza il Cardinale Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità, come inviato del Santo Padre.” . Non sono un teologo , quindi non spetta a me dissertare su questo gesto ma, semplicemente essere in comune unione con il Santo Padre. Fatta questa premessa , non posso dire che mi è subito venuto alla mente la terza parte del Segreto di Fatima nella parte dove si dice in una luce immensa che è Dio, un vescovo vestito di bianco (“abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”), altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose (…) il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; È sempre stato sbagliato “benedire” le armi, anche se sono usate per difesa, perché causano morte e sofferenza che contraddicono la volontà di Dio per la salvezza”
Il gesto del Santo Padre è certo legato alla prima parte del Segreto come detto da, papa Benedetto XVI “commetterebbe un grave errore chi volesse credere il messaggio profetico di Fatima si sia già del tutto attuato. Quindi , quello che compirà il Santo Padre , è perfettamente in linea con la richiesta di Fatima , proprio perché come ho sopra riportato il messaggio profetico di Fatima non si è attuato del tutto. Papa Francesco, fin dalla sua prima apparizione dalla Loggia delle Benedizioni si è definito “Vescovo di Roma” , un termine che molto importante . I pastorelli a Fatima parlano di “Vescovo vestito di bianco “ , proprio come Papa Francesco si definisce. Secondo , il Santo Padre avanza proprio con passo malfermo . Un passo malfermo sotto tanti punti vista . Il primo un motivo fisico , Papa Francesco avanza fisicamente in modo malfermo ma , in questo momento il passo del Santo Padre è malfermo per tante ragioni. La stampa , i mezzi di comunicazione di massa sono allineati a favore della guerra, dell’invio di armi . Chi parla di Pace , chi parla di dialogo chi parla di smetterla con la corsa alle armi viene zittito, compreso il Santo Padre. Quante volte Papa Francesco ha parlato di “di una terza guerra mondiale combattuta a pezzi, con crimini, massacri e distruzioni” ? Quante volte il Santo ha chiesto di smettere alla corsa agli armamenti? Quante parole del Papa e nel corso del storia di tanti Pontefici su questi temi ? Tutte parole cadute nel vuoto.
Il Santo Padre compirà questo atto di consacrazione , ma purtroppo è messo a tacere dal rumore delle armi, dal fronte bellicista e bellicoso .

 

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Non può e non deve essere solo un atto del mondo cattolico esso deve unire tutti coloro che cercano la pace . Come dice Papa Francesco nell’ Enciclica “Fratelli Tutti” : “ in ogni guerra ciò che risulta distrutto è «lo stesso progetto di fratellanza, inscritto nella vocazione della famiglia umana», per cui «ogni situazione di minaccia alimenta la sfiducia e il ripiegamento».[24] Così, il nostro mondo avanza in una dicotomia senza senso, con la pretesa di «garantire la stabilità e la pace sulla base di una falsa sicurezza supportata da una mentalità di paura e sfiducia»

 

Proprio per questo rivolgo , umilmente, il mio appello a tutti i credenti . Al mondo ebraico, a quello mussulmano alle donne ed agli uomini di buona volontà che hanno un orizzonte di vita laico o filosofico , alle sorelle e fratelli delle diverse confessioni cristiane affinché venerdì 25 Marzo alle 17 si uniscano per dire no alla guerra, per chiedere la Pace 

 

Si uniscano , ognuno secondo la propria tradizione, secondo la propria visione di vita , rivolga un pensiero alla Pace affinché cessino gli scontri e sia scongiurato un conflitto di ben più ampie dimensioni.

 

Marco Baratto

 

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