Advertisement

Credits: Emanuele Rambaldi
MADDALENA

IL MISTERO E L’IMMAGINE

Advertisement

 

 

La nuova grande mostra ai Musei San Domenico di Forlì

a cura di Cristina Acidini, Fernando Mazzocca e Paola Refice

 

 

dal 27 marzo al 10 luglio 2022

 

 

Musei San Domenico
P.le Guido da Montefeltro 12, Forlì

www.mostramaddalena.it

Forlì, 26 marzo 2022 – La Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì propone per il 2022 un nuovo appuntamento espositivo dedicato a un grande mito femminile della nostra storia, figura misteriosa e travisata: Maria Maddalena.

Dal 27 marzo al 10 luglio 2022, le sale dei Musei San Domenico ospitano Maddalena. Il mistero e l’immagine a cura di Cristina Acidini, Fernando Mazzocca e Paola Refice, dove circa 200 opere di grandi artisti dal III sec. a.C. al Novecento indagano il mistero irrisolto di una donna che ancora oggi inquieta e affascina.

 

Chi era davvero la Maddalena? Perché si è sviluppata quella confusa, affascinante sequenza di rappresentazioni che hanno portato alla costruzione della sua sfaccettata identità?  A lei la letteratura e il cinema hanno dedicato centinaia di opere ed eventi, così come l’arte, ponendola al centro della propria produzione e dando vita a capolavori che hanno segnato, nel corso dei secoli, la storia stessa dell’arte e i suoi sviluppi.

 

La sua fortuna artistica, a partire dal Medioevo fino ad arrivare a noi, si è andata arricchendo di elementi leggendari, mutuati anche dallo sviluppo della devozione nei suoi confronti. Ella è stata così volta a volta, peccatrice, santa, cortigiana e penitente, intellettuale e apostola. Sempre amante. A fianco di San Francesco nella riforma mendicante del Duecento e Trecento, dama cortese nel Quattrocento, e venere cristiana a partire dal Cinquecento e lungo i secoli successivi, fino a simboleggiare la rivoluzione femminile nell’Ottocento e nel Novecento. Il “secolo breve” la vede anche come emblema del dolore e della protesta.

 

Il percorso espositivo di Maddalena. Il mistero e l’immagine si sviluppa in 12 sezioni che comprendono straordinari esempi di pittura, scultura, miniature, arazzi, argenti e opere grafiche, dal Cratere apulo con morte di Meleagro (360-340 a.C. ca.) del Museo Archeologico di Napoli a La deposizione dalla croce (1968-1976) di Marc Chagall del Centre Pompidou di Parigi; dal Noli me Tangere del Veronese proveniente dal Musée de Grenoble a quello di Graham Vivian Sutherland della Pallant House Gallery di Chichester. Tra le opere in mostra anche Acceptance di Bill Viola e alcuni capolavori di Antonio Canova e Francesco Hayez che più volte si dedicarono a questo soggetto.

 

Ideata e realizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì e i Musei San Domenico, la mostra si avvale di un prestigioso comitato scientifico presieduto da Antonio Paolucci e della direzione generale di Gianfranco Brunelli. Il progetto espositivo, corredato da un pregevole catalogo edito da Silvana Editoriale, porta in Italia capolavori provenienti dalle più importanti istituzioni nazionali e internazionali.

 

Masaccio, Crocifissione, 1426, tempera e oro su tavola, Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte

 

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteEx Ilva, Ugl:” Ancora un rinvio, non ci sono le condizioni per un accordo”.
Articolo successivoLa Cina invaderà Taiwan?

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui