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Si dice “preoccupato”, il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini, dopo aver letto le ultime dichiarazioni del sottosegretario Umberto De Annuntiis in merito allo stallo che interessa i lavori di messa in sicurezza dell’imboccatura del porto. Il ritardo nell’esecuzione dell’opera non solo allontana temporalmente la risoluzione di un problema strutturale gravissimo, ma limita la fruizione del molo nord, di fatto mortificando l’attrattività turistica dello scalo e i requisiti di piena fruizione e vivibilità della città di Giulianova. “ Sono preoccupato – ha commentato il Sindaco Costantini questa mattina – e con me l’intera amministrazione comunale. Il collaudo delle opere realizzate, che il Sottosegretario Umberto De Annuntiis ha addotto quale motivazione dello stop, non rappresenta una ragione sufficiente a motivare un dato di fatto sostanziale: la mancata predisposizione della gara d’appalto. La chiave di lettura è nella storia recente. Il Comune di Giulianova, con delibera del Primo febbraio 2021, aderendo ad una formale richiesta della Regione Abruzzo, aveva assunto il ruolo di soggetto coordinatore ed attuatore, cioè di stazione appaltante, nell’intervento da 3 milioni 800.000 euro per la messa in sicurezza dell’imboccatura portuale. Visto anche l’alto importo dell’opera, la procedura per l’indizione della gara d’appalto e per il successivo affidamento dei lavori sarebbe stata, in tal modo, più snella e veloce. A distanza di soli quaranta giorni dalla deliberazione, peraltro concordata con la Regione Abruzzo, lo stesso ente Regione, con delibera del 15 Marzo 2021, ha richiamato a sé il ruolo di soggetto attuatore. Impossibile non registrare il fatto che l’unica novità intercorsa tra la delibera comunale e il dietro front della Regione sia stato l’ingresso del sottoscritto ( 15 Febbraio 2021) nella Lega. In ogni modo, il poco brillante risultato dell’ intera operazione è stato quello di non riuscire a predisporre, in un anno, nemmeno la gara d’appalto. Va pure detto che le questioni legate al Provveditorato lamentate da De Annuntiis non alleggeriscono la responsabilità amministrativa di questo ingiustificabile nulla di fatto. Le promesse, oggi, non servono più. Serve l’apertura del cantiere, ovvero il completamento di quella che pare la solita tela di Penelope, figlia della solita politica. Come disse qualcuno – conclude Costantini- , a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina. Non vorremmo che il porto di Giulianova, uscendo dall’elenco delle opere strategiche del sottosegretario De Annuntiis, finisca nella gloriosa lista delle incompiute nazionali. Il mio auspicio personale, e della Città che mi onoro di rappresentare, è che le questioni di partito e i calcoli elettorali siano tenuti accuratamente distanti dagli interessi collettivi, dalla promozione del territorio e dal bene comune”.