Grande successo per la prima edizione del
Milano Graphic Festival,
che tornerà in città con una formula biennale nel 2024
per un appuntamento di respiro internazionale.
3 giorni di apertura, dal 25 al 27 marzo
oltre 20.000 visitatori da tutta Italia
230.000 visualizzazioni del sito web
più di 80 appuntamenti diffusi in tutta la città
con mostre, talk e performance sold out.
Annunciati i progetti vincitori del contest Generazione YZ che verranno realizzati all’interno del Certosa District: “Istruzioni” di Davide Benatti e “Piante meccaniche” di Anita Giacomin.
Proseguono le mostre “SIGNS Grafica Italiana Contemporanea (Edizione 2022)” fino al 3 aprile a BASE Milano e “Campo Grafico 1933/1939 – Nasce il visual design” fino al 10 aprile all’ADI Design Museum, mentre la scultura “FUCK” di Carlo Accardi sarà collocata nel cortile di BASE Milano dal 4 al 30 aprile 2022.
Un progetto promosso da SIGNS e prodotto da h+
a cura di Francesco Dondina
www.milanographicfestival.com
SINGS Grafica Italiana Contemporanea Edizione 2022, BASE. Foto Isabel Rosanova
Oltre 20.000 visitatori da tutta Italia, sold out per i principali appuntamenti in programma, 230.000 visualizzazioni del sito web, 33.000 utenti connessi: si è appena conclusa con ampio successo la prima edizione del Milano Graphic Festival (MGF), il festival diffuso dedicato al graphic design, all’illustrazione e alle culture visive. Per tre giorni, dal 25 al 27 marzo 2022, la manifestazione ha animato l’intera città metropolitana – a partire dai due hub principali di BASE Milano e Certosa Graphic Village – con oltre 80 appuntamenti, tra mostre, workshop, talk, studio visit e performance, registrando grande entusiasmo del pubblico e delle numerose realtà coinvolte.
Con formula biennale, il Festival tornerà nel 2024 per una seconda edizione ancora più internazionale e partecipativa, che vedrà l’attivazione di nuove partnership e l’ampliamento del programma espositivo e didattico.
L’iniziativa, promossa da SIGNS e prodotta da h+, è stata curata da Francesco Dondina e realizzata con il patrocinio di Comune di Milano, AIAP Associazione italiana design della comunicazione visiva, AGI Alliance Graphique Internationale, ADCI Art Directors Club Italiano, ADI Associazione per il Disegno Industriale, ADI Delegazione Lombardia e Circuito Lombardo Musei Design.
Non solo addetti ai lavori, ma anche tantissimi giovani, studenti, curiosi, cittadini e appassionati hanno partecipato alla prima edizione di MGF confermando la sua principale vocazione: portare il mondo della comunicazione visiva all’attenzione del grande pubblico, al di fuori dei propri confini disciplinari.
Commenta Francesco Dondina, curatore del Milano Graphic Festival: “La grande affluenza di pubblico che abbiamo registrato durante i tre giorni del festival ha confermato l’efficacia dell’offerta, il valore dei contenuti proposti ma anche l’effetto novità nei confronti di una manifestazione molto attesa. La nostra ipotesi iniziale che sentiva la necessità di rivolgersi a un pubblico ampio e non necessariamente circoscritto agli addetti ai lavori si è dimostrata vincente. Un festival deve essere prima di tutto una festa e deve poter accogliere tutti”.
Spiega Francesco Dondina: “Dopo il successo di questa prima edizione, abbiamo pensato che la formula migliore sia quella Biennale, per poter lavorare con sempre maggiore serietà e impegno nella costruzione del nuovo programma. Vogliamo consolidare le relazioni già intraprese con i diversi interlocutori pubblici e privati e desideriamo attivarne di nuove, inoltre lavoreremo sin da oggi per portare la manifestazione su un piano più internazionale e per fare rete con altre realtà virtuose presenti nel mondo e contribuire a confermare Milano capitale mondiale del design”.
Luca Barcellona, performance, Milano Graphic Village. Courtesy Milano Graphic Festival
Milano Graphic Festival si è rivelato un’occasione speciale per vivere la città attraverso tutte le istituzioni coinvolte e per scoprire in particolare il Certosa District, il quartiere a nord-ovest di Milano attualmente al centro di una vivace rinascita, che sta ridisegnando la propria identità attraverso il visual design e la cultura come motore di rigenerazione e aggregazione territoriale. Non a caso, all’interno del Certosa Graphic Village, spazio temporaneo di 3.000 mq che ha ospitato numerose iniziative, si è tenuto tra gli altri uno dei principali talk dedicato ad un tema di grande attualità, quello del branding dei quartieri.
“Con un palinsesto diffuso in tutta la città, Milano Graphic Festival ha coinvolto in tre giorni moltissime persone da tutta Italia e riattivato allo stesso tempo la comunità locale, rinforzando il senso di appartenenza degli abitanti e facendosi motore di aggregazione attraverso la cultura” racconta Daniela Cattaneo, CEO di h+. “Per mostrare il potenziale di rigenerazione che la cultura e il visual design possono avere su un luogo, abbiamo scelto di portare una parte del Festival nel quartiere Certosa, un’area della città ancora poco conosciuta al confine con Quarto Oggiaro. È stata l’occasione per aprire un dialogo tra i developer immobiliari, le istituzioni cittadine e chi si occupa di comunicazione e branding per immaginare nuove prospettive di cambiamento della città, attraverso nuovi schemi e linguaggi. A partire da questa esperienza sta prendendo avvio un nuovo progetto – CERTO! – che coinvolgerà ancora una volta il mondo delle arti grafiche e la comunità creativa in Certosa”.
CERTO! è un experience hub di quartiere dedicato alla creatività e a progetti speciali, con una programmazione annuale che, nell’ambito del Certosa District, promuove e supporta artisti, graphic designer e creativi, attivando periodi di residenza. Un nuovo spazio esperienziale in cui scoprire i progetti di talenti emergenti, per costruire e far crescere la comunità locale e definire una nuova identità di quartiere. CERTO! è anche l’hub informativo del District che raccoglie il calendario degli eventi le iniziative della zona.
Tra le iniziative promosse dal Festival “Generazione YZ”, il laboratorio progettuale – a cura di Francesco Dondina e coordinato da Sergio Menichelli e Cristiano Bottino di studio FM Milano – che ha visto dieci giovani progettisti under 30 lavorare durante i tre giorni della manifestazione a un progetto speciale di grafica urbana nel quadro di un più ampio programma di riqualificazione e rigenerazione promosso da Certosa District. A vincere il contest sono stati Davide Benatti con “Istruzioni”, progetto di poster art, che sarà realizzato nei prossimi mesi sul muro di Via Varesina 184, e Anita Giacomin con “Piante meccaniche”, un murales che prenderà vita sull’edificio de La Forgiatura, in Via Varesina angolo Via Antonio Raimondi.
I progetti sono stati selezionati e premiati da una giuria composta da Maia Sambonet e Claude Marzotto di studio òbelo, Emanuele Bonetti di Parco Studio, Paolo Romano, Assessore Mobilità Urbanistica Welfare e salute Ambiente Politiche Giovanili Polo Multizonale del Municipio 8 e Stefano Sirolli, CEO di RealStep Sicaf.
Ripercorrendo solo alcuni degli appuntamenti più importanti, la prima edizione del Milano Graphic Festival ha preso il via venerdì 25 marzo a BASE Milano con “Il paradigma di Wassily”, la prima assemblea generale delle scuole e università di visual design di tutta Italia, a cura di Franco Achilli, che ha visto anche la partecipazione del Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa. Nel pomeriggio negli spazi di Certosa Graphic Village, il calligrafo di fama mondiale Luca Barcellona è stato protagonista di un live painting, realizzando un’opera dedicata alla città di Milano, mentre Vicky Gitto, presidente Art Directors Club Italiano, e Giovanni Perosino, Chief Marketing Officer di ITA Airways, hanno raccontato il design dal punto di vista della comunicazione di una marca e dei suoi valori, nell’incontro dal titolo “The sign you can’t miss”. A concludere il primo giorno gli incontri con Silvana Amato, in collaborazione con Hoepli, e con Orazio Spoto, a cura di Instagramers Milano.
Sabato 26 marzo al Castello Sforzesco Leonardo Sonnoli ha tenuto il talk “Fisso l’idea” presentando un lavoro inedito dedicato a Marcello Dudovich, tra le più importanti figure del moderno cartellonismo pubblicitario italiano, le cui opere sono custodite nell’archivio Bertarelli. A seguire presso il Certosa Graphic Village, Paola Antonelli, Senior Curator della sezione architettura e design del Museum of Modern Art di New York, ha tenuto una lecture sul ruolo e le responsabilità dei designer nell’ambito della comunicazione visiva, dell’informazione, delle interfacce e delle interazioni. Sempre qui, Federico Ferrazza, Direttore di Wired Italia, ha dialogato con David Moretti, primo Art Director dell’edizione Italiana e poi di quella USA, e Massimo Pitis, Art director dal 2015, illustrando il design di Wired, mentre Michael Phillips, Principal & President of Jamestown, e Thierry Brunfaut, Creative Director & Founding Partner Base Design, hanno evidenziato l’importanza del design nel processo di branding e nella trasformazione della percezione di un luogo.
Nell’area ex Trotto, invece, i bambini delle scuole primarie hanno dato vita insieme alla muralista Camilla Falsini a un nuovo coloratissimo skyline urbano grazie al progetto “Un kilometro di Biodiversità – Progetto Scuole” promosso da Hines in collaborazione con l’Istituto Comprensivo San Giuseppe Calasanzio.
Leonardo Sonnoli, Castello Sforzesco. Foto Valentina Di Iorio
Paola Antonelli, Certosa Graphic Village. Foto Valentina Di Iorio
Infine, domenica 27 marzo all’ADI Design Museum, Luciano Galimberti, Andrea Rovatti, Wladimiro Bendandi, Franz Degano e Alas Gatti hanno presentato l’evoluzione del Compasso d’Oro, mentre nel foyer del museo si è tenuta la grande partita collettiva a Moodboard con Stefano Mirti e Spartaco Albertarelli. Al MUDEC studio FM Milano e la direttrice Marina Pugliese hanno raccontato l’origine e il significato dell’identità visiva del Museo delle Culture di Milano, al MUBA si sono tenuti laboratori per avvicinare i bambini alla grafica e alla Casa degli Artisti le letture dei portfolio con Massimo Pitis, Zetalab e LaTigre.
Oltre agli incontri e alle performance, Milano Graphic Festival ha presentato al pubblico diverse mostre, dalle retrospettive dedicate a John Alcorn, a cura di Marta Sironi in collaborazione con Stephen Alcorn, e ad Albe e Lica Steiner, a cura di Studio Origoni Steiner, a “Neologia”, a cura di Graphic Days®, e 4th BLOCK, presentata da NABA, fino all’esposizione delle tavole originali di Frankeinstein Magazine e alle opere del contest di Wired Italia.
Alcune mostre proseguono anche dopo il Festival: “SIGNS Grafica Italiana Contemporanea (Edizione 2022)”, a cura di Francesco Dondina, è visitabile fino al 3 aprile a BASE Milano, e “Campo Grafico 1933/1939 – Nasce il visual design”, a cura dell’Associazione Campo grafico, è aperta al pubblico fino al 10 aprile all’ADI Design Museum.
Infine, dal 4 al 30 aprile nel cortile di BASE Milano sarà collocata la scultura “FUCK” di Carlo Accardi, una ‘guerrilla poetica’ in sostegno di Save the Children che in occasione del Festival è stata presentata al Certosa Graphic Village.
Frankenstein, Installation view, Milano Graphic Village. Foto Valentina Di Iorio
Tante le realtà cittadine che hanno aderito all’iniziativa promuovendo incontri e visite guidate: dalle più importanti istituzioni come ADI Design Museum, Mudec, Castello Sforzesco, MUBA – Museo dei Bambini Milano, Casa degli Artisti, Società Umanitaria, Fondazione Sozzani alle scuole come Arte&Messaggio, CFP Bauer, Istituto Comprensivo San Giuseppe Calasanzio, IED Milano e Raffles Milano; dagli studi privati tra i quali jekyll & hyde, LS Graphic Design, studio òbelo, Parco Studio e Gallery, studio FM Milano, Studio Maurizio Milani e Zetalab agli archivi e collezioni storiche come l’Associazione Giancarlo Iliprandi, l’Archivio Armando Milani, l’Archivio Origoni Steiner e il Museo Collezione Branca; dalle gallerie d’arte come Antonio Colombo Arte Contemporanea, Meme Gallery, Nuages fino alle realtà cittadine legate al settore, tra le quali Bonvini 1909, Hoepli, Milan Icons, Nava Design, Paper&People e Pasticceria Cucchi.
E tanti anche i protagonisti di questa entusiasmante prima edizione fra cui Paola Antonelli, Luca Barcellona, Franco Achilli, Leonardo Sonnoli, Massimo Pitis, Mario Piazza, Armando Milani, Mario Cresci, Marta Sironi, Anna Steiner, Studio Mut, studio FM Milano, Claudia Neri, Ginette Caron, Luisa Milani, Salvatore Gregorietti, Andrea Rauch, Alice Guarnieri, Paolo Tassinari, Loredana Bontempi, Daniela Piscitelli, Silvia Sfligiotti, Paola Lenarduzzi, Silvana Amato, La Tigre, CamuffoLab, Zetalab e molti altri.
Marta Sironi, Certosa Graphic Village
Anna Steiner, Certosa Graphic Village
SIGNS
Nato nel 2016 dal graphic designer e curatore Francesco Dondina e dall’agenzia di comunicazione e produzione h+ per fare il punto sulla grafica italiana contemporanea con l’omonima mostra, primo capitolo di successo di una più ampia esperienza espositiva, SIGNS è oggi un osservatorio permanente di ricerca e promozione, orientato a favorire la conoscenza e la divulgazione del design della comunicazione, dell’illustrazione e delle culture visive italiane. È anche un “archivio” del contemporaneo, una piattaforma in divenire che coinvolge più di 100 studi e professionisti, differenti per età, linguaggi e cultura, formando un ampio network sul territorio nazionale e una comunità aperta, dove i designer e il pubblico possono trovare uno spazio di dialogo, discussione e confronto.
Accapiù
Agenzia di comunicazione e produzione integrata, che si occupa di brand strategy, festival ed eventi diffusi, campagne e activation territoriali e comunicazione strategica online e offline. Costruisce esperienze e contenuti non convenzionali in grado di unire mondi diversi: pubblico e privato, territoriale e digitale, mondo corporate e istituzioni, mondi dell’arte, del design e della cultura con quello del marketing. Gestisce e coordina l’intero processo di organizzazione eventi; dallo sviluppo della creatività alla costruzione della strategia, dalla creazione di campagne alla produzione esecutiva di eventi. Nella comunicazione spazia dall’attività di digital marketing alla produzione di video e contenuti istituzionali.
Francesco Dondina
Visual designer, docente e curatore, nel 1986 ha fondato lo studio Dondina Associati, orientato alla brand identity e al design della comunicazione. Ha insegnato per quindici anni al Cfp Bauer – ex Umanitaria e al Politecnico di Milano. Attualmente tiene corsi di cultura visiva e progettazione alla Raffles Milano. Nel 2009 ha scritto un libro-intervista con Bob Noorda, pubblicato in una nuova edizione da Lazy Dog Press nel 2021. Nel 2015 ha ideato il ciclo di conferenze Graphic Design Lectures al Castello Sforzesco e nel 2016 ha curato SIGNS negli spazi di Base, progetto permanente rivolto alla promozione della cultura visuale in Italia. Compasso d’Oro Adi 2020 / Menzione d’Onore per il progetto “Colin, no news good news” edito da Rizzoli.
Milano Graphic Festival_Francesco Dondina, Mauro Chiabrando, Gaetano Grizzanti, Marta Sironi, Anna Steiner, Franco Achilli, Daniela Cattaneo, Stefano Sirolli, Armando Milani
INFORMAZIONI
Milano Graphic Festival
25-27 marzo 2022
Un progetto promosso da SIGNS, a cura di Francesco Dondina e prodotto da h+
Milano, sedi diffuse in tutta la città metropolitana
Hub principali:
BASE Milano | Via Bergognone 34, Milano (M2 – Porta Genova)
Certosa Graphic Village | Via Giovanni da Udine 45, Milano (Tram 1 – P.le Santorre Di Santarosa)
Sito web: www.milanographicfestival.com
E-mail: info@milanographicfestival.com
IG: @milanographicfestival / FB: Milano Graphic Festival / #MGF22
Eshop di MGF: https://mgf.teetaly.com/IT/