Comparotto: «Speriamo che il processo si concluda rapidamente con una condanna esemplare. Ribadiamo la necessità di un inasprimento delle pene per i reati di cui siano vittime gli animali»
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) si costituirà parte civile nel procedimento contro gli autori della barbara uccisione di un pony ad Acate (Ragusa) il 3 aprile scorso. Proprio oggi i Carabinieri di Acate hanno denunciato a piede libero un uomo di 32 anni, originario del luogo, responsabile di furto aggravato e maltrattamento di animali, e un secondo uomo, di 38 anni, per favoreggiamento personale. I militari sono risaliti all’autore di tale crudeltà grazie alla visione delle immagini registrate dalle telecamere situate lungo la strada sulla quale l’uomo ha trascinato il pony di 10 anni massacrandolo, costringendo poi i veterinari a ricorrere all’eutanasia. I testimoni dell’atrocità hanno immediatamente segnalato il fatto all’Oipa di Ragusa, che è immediatamente intervenuta sul luogo supportando le forze dell’ordine e le autorità sanitarie.
«Ringraziamo i Carabinieri per le accurate indagini svolte in così poco tempo grazie anche al supporto del nostro delegato a Ragusa, Riccardo Zingaro», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Speriamo che il processo si concluda rapidamente con una condanna esemplare, avendo il trentaduenne ammesso le proprie responsabilità. Noi saremo in Aula come parte civile».
L’Oipa torna a ribadire la necessità di un inasprimento delle pene per i reati di cui siano vittime gli animali anzitutto per l’esigenza di una loro piena tutela, ma anche perché studi scientifici attestano la correlazione tra la crudeltà sugli animali e la più generale pericolosità sociale di chi la commette.