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Via libera definitivo dell’Aula di Montecitorio al decreto legge energia che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. Il provvedimento, che passerà ora all’esame del Senato, mette in campo quasi 8 miliardi, destinati in parte a far fronte al caro energia sia nel breve che nel lungo periodo prestando una particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione.

Diverse le misure di paternità del M5S. Fra queste la semplificazione dell’installazione di impianti fotovoltaici in aree idonee, sugli edifici privati, in aree industriali e su spazi disponibili di ferrovie ed autostrade, ma anche sugli specchi d’acqua. Sempre in tema di semplificazioni si è operato per dare impulso all’agrivoltaico e agli impianti di accumulo collegati a impianti rinnovabili.

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“Sono particolarmente soddisfatta – dichiara la deputata pentastellata Elisabetta Barbuto – di essere stata la prima firmataria di un emendamento  che si proponeva di semplificare i procedimenti relativi agli interventi di efficientamento energetico  riconducendo l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici nei centri storici nel novero degli interventi di manutenzione ordinaria e che, in quanto tale,  non necessita di permessi, autorizzazioni o altri atti amministrativi di assenso. Sono, ovviamente esclusi, da tale automatismo gli edifici riconosciuti come di particolare pregio o valore storico sui quali si potranno installare pannelli integrati nelle coperture non visibili dagli spazi pubblici esterni e dai punti di vista panoramici, ad eccezione delle coperture realizzate in materiali della tradizione locale.”

“Un emendamento significativo che coniuga a pieno titolo il rispetto dei valori storici ed architettonici con la transizione energetica”, conclude la deputata,” un passo di civiltà importante che interessa gli edifici più vetusti e, quindi, più energivori, spesso ubicati nelle aree interne del nostro paese o, per l’appunto, nei centri storici e che non sarebbe stato giusto escludere da questa opportunità nel rispetto assoluto, tuttavia, della storia che ancora oggi ci raccontano”

Roma 14.04.2022

ELISABETTA BARBUTO (M5S CAMERA)

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