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Sabato 30 aprile 2022, alle ore 18, presso lo spazio Multimedial Laboratory Art Conservation (Venezia, Cannaregio, 2589, Fondamenta della Misericordia) si inaugura la mostra

 

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L’œil gourmand

Fotografie di

Jean Hurstel

 

che resterà aperta al pubblico fino al 22 maggio 2022, con il seguente orario : mercoledi’, giovedi’, venerdi 16-20, sabato 15-20 Domenica 11-16. Chiuso lunedi’ e martedi’.

Catalogo edito da Gambier&Keller editori con interventi di Gigi Bon, Aurora Fonda, Bernard Reumaux che ha condotto il dialogo tra Frantisek Zvardon e Jean Hurstel. L’esposizione è a cura di Roberta Lombardo

Un articolato percorso espositivo ci farà scoprire il mondo fantastico rappresentato dall’artista. Un mondo di sogno, irreale, rarefatto le cui pagine, le foto appunto, di varie dimensioni, si snodano per raccontarci una favola, dove i personaggi sono, a volte coloratissimi, altre monocolori, ma dove i riflessi della luce dominano il gioco.

L’occhio indagatore si appoggia e analizza elementi del nostro quotidiano e più precisamente, come il titolo  occhio goloso  suggerisce, elementi nutritivi, il nostro cibo. Aglio, peperoni, fragole, zucchine, cipolle diventano gli attori di un sorprendente circo pirotecnico.

I lavori presentati sono delle macrofotografie realizzate con una ricerca tecnica raffinata e, allo stesso tempo, riescono a racchiudere, per trasmetterla al visitatore, l’emozione che Jean Hurstel prova nello scoprire, di volta in volta, l’evoluzione della ricerca.

 

Jean Hurstel, alsaziano di nascita e veneziano di adozione, ha scoperto la fotografia all’età di 14 anni, quando il nonno gli regalo’ il primo apparecchio fotografico. Gli studi prima e una carriera come dirigente di aziende poi non gli consentirono di applicarsi quanto avrebbe voluto allo sviluppo di questa passione. Approfittando pero’ di ogni occasione libera per cimentarsi nei vari aspetti di quest’arte approdando, qualche anno fa, alla macrofotografia. Inizialmente sviluppo’ la sua ricerca sulla ricchezza e varietà del mondo animale, ma ben presto trovo’ nel cibo il proprio filone.

 

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