ORSA KJ2. L’OIPA: «ATTENDIAMO LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA, MA LA NOSTRA BATTAGLIA CONTINUA»
Comparotto: «La questione della serena convivenza dei grandi carnivori con cittadini e turisti, in Trentino come ovunque, va affrontata approntando strumenti di prevenzione e una corretta informazione a escursionisti e residenti»
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), parte civile al processo riguardante l’uccisione dell’orsa KJ2, prende atto della sentenza di primo grado e annuncia che continuerà la sua battaglia per garantire la tutela e convivenza degli orsi con la popolazione in Trentino.
«Attendiamo il deposito delle motivazioni della sentenza e come parte civile valuteremo l’eventuale sussistenza di presupposti per proseguire con la nostra azione», dichiara il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «L’orso è animale tutelato a livello europeo e continuiamo a sostenere che la questione della serena convivenza dei grandi carnivori con cittadini e turisti, in Trentino come ovunque, va affrontata approntando strumenti di prevenzione e una corretta informazione a escursionisti e residenti».