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Riassunto:  Sono sempre più colpito dalla opacità dell’informazione corrente.

Vale quotidianamente per i fatti in Ucraina, ma anche per i censurati referendum sulla giustizia del prossimo 12 giugno.

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Anche per questo propongo settimanalmente alcune letture che possano arricchire intellettualmente chi non si accontenta della “vernice” imposta sui fatti.

Speriamo che Draghi a Washington abbia avuto il coraggio di sottolineare alcune scomode verità all’ingessato Joe Biden almeno in privato, ma non ne ho troppa speranza nonostante un fiume di chiacchiere al miele.

Ho davvero l’impressione infatti che USA e NATO vogliono sostanzialmente continuare la guerra senza costruire alternative. Ferma la necessità di garantire a Svezia e Finlandia ogni aiuto in caso di aggressione (che però Putin non ha mai minimamente minacciato) accoglierli ora nella NATO sarebbe per esempio una grande provocazione contro Mosca, con la possibilità di vedersi schierare truppe “nemiche” NATO lungo oltre 1000 km. di confine: perché voler aumentare la tensione?

Cosa faremmo noi se a Malta o in Albania fossero schierate forze militari ostili?

Già, l’Italia… Dice sempre di “volere la pace” ma mi pare stia facendo nulla per crearne i presupposti, e questa è una gran brutta realtà.

 

REFERENDUM: IL 12 GIUGNO BISOGNA ANDARE A VOTARE !

Manca meno di un mese al 12 giugno, giorno in cui gli italiani dovrebbero votare i referendum sulla giustizia e sui quali pende il “rischio quorum”. Qualcuno può dissentire su alcuni particolare dei testi proposti, ma il vero ed autentico “peso” politico sarà nel vedere se gli italiani avranno finalmente il coraggio di uscire dall’apatia per sottolineare almeno con il voto la propria insoddisfazione nella gestione complessiva della giustizia nel nostro paese. Una bassa affluenza e quindi il fallimento referendario favorirebbe il conservatorismo delle toghe, rallentando la strada verso riforme serie ad un “sistema” che non vuole cambiare.

Da sottolineare che per ora c’è stato il gelo dell’informazione (RAI compresa, ovviamente) sull’iniziativa promossa da Radicali e Lega. Tre giorni fa anche il presidente dell’Unione Camere penali Gian Domenico Caiazza ha parlato di «servizio pubblico radiotelevisivo che sta venendo meno clamorosamente alla sua funzione». Lamentarsi sempre e poi non andare neppure a votare è una sciocchezza, quindi votate e fate andare a votare il 12 giugno: è importante.

 

CENTRO DESTRA

Tra meno di un anno ci saranno le elezioni politiche e tra un mese si voterà – oltre che per i referendum – per le amministrative anche in molti comuni capoluogo. Il centro-destra sta facendo di tutto per perdere perchè non sembra che soprattutto i suoi leader diano particolari segni di vita in chiave di alleanza politica, anzi: ogni occasione sembra utile per sottolineare le divisioni più che la concordia spesso proponendo candidati in lite tra loro.

Peccato, perché è il miglior regalo che si può fare alla sinistra che è anche lei in fase di sbranamento interno tra le sue componenti, ma che almeno ha il potere e la furbizia di non parlarne troppo.

Ecco perchè poi un partito come il PD che oscilla sul 20% dei voti esprime (pensateci!) il Presidente della Repubblica, un pattuglione di ministri, il nostro rappresentante a Bruxelles e infiniti posti di comando e sotto-comando oltre ad indirizzare e controllare spudoratamente la magistratura, la cultura, la scuola, i giornali e le TV. Merito loro o demerito altrui? Propendo sempre di più per la seconda ipotesi, come certificato dalla recente riconferma di Mattarella.

 

MA QUALE “PACE” ?!

Lo ammetto: ascolto solo i titoli dei TG e poi spesso cambio canale, perché le notizie sono monotone con Zelensky sempre benedetto e il solito Putin aggressore assassino.

Lo è sicuramente stato, purtroppo, ma intanto l’Europa corre verso il suicidio economico e politico con scelte che vengono solo osannate e con quasi nessuno che suggerisca altre soluzioni più negoziate.

Mi chiedo dove sia spesso il buonsenso, la logica, la volontà di capire meglio le cose uscendo dalle ricostruzioni a senso unico.

Esempi? Se la Russia minaccia il blocco del gas allora Putin è un criminale, se lo fa l’Ucraina nessuno si scandalizza, mentre a Kiev vanno e vengono capi di stato, leader politici, attori, cantanti (ma non era assediata?) in cerca di pubblicità.

Solo spulciando tra le note si scoprono notizie potenzialmente sorprendenti.

Per esempio che chi esce vivo dai sotterranei dell’acciaieria di Mariupol corre in Russia e non in Ucraina e solo dopo giorni si scopre che a trattenere i civili come ostaggi non erano i russi, ma il battaglione Azov,. Oppure che Zelensky si è vantato (dati al 10 maggio) che gli ucraini avrebbero già ucciso oltre 26.000 russi (però… sono cifre da generale Cadorna!) distruggendo 1170 carri armati, 2808 mezzi corazzati, 519 sistemi d’artiglieria, 185 lanciarazzi multipli, 87 sistemi di difesa antiaerea. Le forze russe avrebbero perso anche 199 aerei, 158 elicotteri, 1980 autoveicoli, 12 unità navali e 380 droni… E questa sarebbe una “guerra difensiva”, quella che il nostro parlamento ha quasi unanimemente autorizzato e gli USA e la NATO (Italia compresa) adeguatamente armato e finanziato?!

Chiediamoci se Zelensky racconti balle propagandistiche o dica la verità.  Visto che la star ucraina non può mentire per definizione (media e “Porta a Porta” dixit!), se fossero numeri veri noi italiani ed europei siamo così stupidi da armare ulteriormente gli ucraini e poi dire che siamo per la pace?

Ma ci rendiamo conto che stiamo contribuendo ad una escalation pericolosissima della guerra mentre economicamente stiamo andando in pezzi, l’Euro si svaluta sul dollaro e cresce l’inflazione?

Perfino Carlo De Benedetti – che si definì “la tessera numero 1 del Pd” – in un’intervista al “Corriere della sera” ha criticato Draghi e proprio la posizione del Pd.

Va bene che siamo indebitati fino al collo e che Mario Draghi per sopravvivere ha bisogno dei fondi europei del PNRR (spendendoli come? Grande mistero!) e che quindi deve sostanzialmente obbedire ad Europa ed USA, ma non esageriamo.

Ungheria, Svolacchia, Bulgaria dicono “no” a Bruxelles sul blocco del petrolio russo, se anche l’Italia cominciasse a puntare i piedi (come sta facendo la Germania) forse si muoverebbe qualcosa verso una apertura delle trattative di pace cui anche l’Italia sta volutamente chiudendo la porta.

Per esempio: se la maggioranza di ucraini filorussi in Crimea e Donbass volesse autonomia da Kiev in alcune zone orientali del paese è legittimo o antidemocratico dire loro di no? Chi conosce la storia sa la complessità delle situazioni. Per questo bisogna trovare dei compromessi e ha ragione Macron quando sostiene che  Putin non va umiliato o non tratterà mai. perchè dietro di lui il popolo russo purtroppo è compatto. Bisogna parlarsi e lavorare su garanzie reciproche, ma quando sei tu a sparare (o a pagare per farlo) come fanno l’Italia e l’Europa, come fai ad essere “super partes”!

 

DIFENDERE LE RADICI

Vi invito caldamente a spendere 19 euro ed a leggere il libro di Federico Rampini “SUICIDIO OCCIDENTALE, perché è sbagliato processare la nostra storia e cancellare i nostri valori”

Un libro edito da Mondadori che sta vendendo bene perché l’autore è di sinistra (e quindi non preventivamente censurabile) ma che dovrebbe essere un best-seller della Destra come la intendo io, fatta di serietà e non di slogan. Una critica documentata ed appassionata alle mode dilaganti che stanno distruggendo non solo gli USA ma anche tutto l’Occidente in nome della demagogia più insopportabile in campo culturale, ecologico e sessuale.

Una parte ben documentata del libro riguarda le fonti di informazione americane dove è palese e quotidiana la disinformazione e la voluta alterazione della verità, soprattutto per alcune ex testate illustri (come “Il New York Times”) ormai nelle mani di redazioni estremiste, ma fonti che poi – da noi – sono riprese come oracoli della verità.

L’autore, ripeto, è un bravo giornalista di sinistra e probabilmente per questo è riuscito a superare l’omertà della censura che avrebbe normalmente oscurato il volume. Ovviamente non condivido tutto, ma è assolutamente un testo da leggere e soprattutto (purtroppo) da meditare!

 

GRAZIE CAPUOZZO

Ospite del sindaco di Casale Monferrato, l’amico Federico Riboldi, ho potuto ascoltare e dibattere con Toni Capuozzo, grande giornalista sul campo e mente acuta (e libera) sui conflitti che insanguinano il mondo. Ha presentato un bellissimo documentario sulle sue esperienze a Sarajevo e il suo ultimo libro “Giorni di guerra”. Uno straordinario esempio di informazione vera e documentata, spesso ben diversa da quella “ufficiale”.

 

BUONA SETTIMANA A TUTTI   !                                                    MARCO ZACCHERA

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

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