Arte/ Il Presunto Tiziano “ritrovato” dai Carabinieri. Lo storico Andrea Donati, considerato il più autorevole studioso del pittore veneto: «Mai può aver dipinto un’opera simile»
ROMA – Dopo Vittorio Sgarbi, anche il professore Andrea Donati, considerato il più il più autorevole studioso di Tiziano Vecellio, conferma che l’opera che i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico hanno ieri “restituito allo Stato” nel corso di una cerimonia pubblica al Palazzo Chiablese, non è affatto del celebre pittore veneto.
«Il ritratto virile sequestrato dalla magistratura come proveniente dal mercato antiquario e presentato come Tiziano a Torino a Palazzo Chiablese – scrive Donati – non ha nulla a che fare con Tiziano, che mai può aver dipinto un’opera simile. Non si capisce come si sia potuto fare il nome di Tiziano per un’opera così diversa dal suo stile. Lo stile, più che all’ambito veneziano, rimanda a quello italianizzante tedesco-fiammingo. La moda in nero, infatti, e l’impostazione stessa del ritratto rispecchiano modelli diffusi ovunque in Europa a seguito dell’imperatore Carlo V. Un ritratto celeberrimo dell’imperatore (replica certa di Tiziano) si trova nella collezione Farnese a Capodimonte»
Aggiunge Donati: «Lo scambio tra la ritrattistica veneziana e quella tedesco-fiamminga è piuttosto facile nel Cinquecento, quando tra Venezia e l’Impero asburgico i legami erano assai forti. Per attribuire un dipinto a Tiziano, tuttavia, ci vogliono argomenti solidi e qui non se ne vedono. Di Tiziano in questo ritratto io non ci vedo nemmeno l’ombra. E sarebbe vano pure attribuirlo a un allievo o seguace di Tiziano, che pure ne aveva tanti. Pertanto l’attribuzione a mio avviso è clamorosamente sbagliata»
Donati commenta anche la stima del dipinto: «E’ sicuramente al di sopra di ogni ragionevole parametro valido; quindi appare formulata senza una cognizione reale del mercato. Ci si chiede perplessi perché fare il nome di Tiziano così a casaccio in un modo tanto plateale, quando Tiziano meriterebbe ben altra attenzione e ben altro palcoscenico».
Il professore Donati conclude con un giudizio severo rispetto a quanto annunciato dai Carabinieri: «La storia dell’arte è una disciplina seria che richiede motivazione, dedizione ma soprattutto una vera preparazione professionale. Tutti possono conoscere Tiziano nelle chiese e nei musei dove le sue opere sono conservate, ma riconoscere un Tiziano lo può fare solo chi lo ha studiato per anni dando prova di padroneggiare le fonti, la materia e la storia dell’arte»
Ieri era stato Vittorio Sgarbi a bollare come «falsa» l’attribuzione dei Carabinieri e a parlare di «operazione di propaganda» aggiungendo: «Se quello è un Tiziano, io sono Napoleone!»