Gli agenti del regime iraniano attaccano pacifici dimostranti, questa volta a Bruxelles
Agenti del regime clericale attaccano il raduno dei sostenitori dell’Organizzazione dei mojahedin del popolo iraniano (OMPI/MEK) a Bruxelles mentre manifestano a sostegno della rivolta di Abadan.
In una reazione disperata alle proteste di solidarietà con la rivolta di Abadan tenutesi in varie città dell’Iran, la dittatura al potere ha inviato i suoi agenti e funzionari a disturbare il raduno dei sostenitori dell’OMPI a Bruxelles in sostegno alla rivolta di Abadan. L’azione, motivata anche dalla rabbia e dalle preoccupazioni del regime per le conseguenze della condanna di Assadollah Assadi, il diplomatico-terrorista arrestato e condannato da un tribunale belga per aver il complotto terroristico contro il grade raduno dell’opposizione a Parigi nel 2018.
Confondendo le strade di Bruxelles con quelle di Abadan, gli agenti del regime hanno attaccato e ferito diversi manifestanti, che hanno respinto il loro assalto; la polizia belga ha arrestato gli agenti.
L’attacco degli agenti del regime ai manifestanti a Bruxelles è l’altra faccia del fallito attentato ai danni della conferenza annuale della Resistenza iraniana del 2018 da parte di un diplomatico-terrorista della Repubblica islamica e dei suoi tre complici (dotati di passaporto belga).
La Resistenza iraniana chiede ancora una volta l’arresto, il processo e la revoca dei passaporti agli agenti del regime, della Forza Quds e dei mercenari del Ministero dell’Intelligence, la loro espulsione dai paesi europei e l’impossibilità per tali agenti di entrare in territorio europeo. Si tratta di una mossa necessaria per contrastare il terrorismo sfrenato del regime clericale e garantire la sicurezza dei rifugiati e dei richiedenti asilo iraniani.
Segretariato del Consiglio nazionale della resistenza iraniana (CNRI),