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DUE COGNOMI OVVERO IL TRIONFO DEL MASCHILISMO E DELLA BUROCRAZIA
di Paolo Mario Buttiglieri

A chi appartiene un figlio?

In una società matriarcale (come i Moso in Cina) direbbero alla madre. Non solo nella società matriarcale dei Moso non esiste il matrimonio. In una società maschilista come l’Italia dove la principale religione è il cattolicesimo la cui gerarchia (preti, vescovi, cardinali e papa) è fatta di maschi single il figlio non appartiene alla donna da cui è nato ma al maschio con cui la donna ha fatto sesso e allo Stato alla cui anagrafe è stato registrato, ovvero a cui è stata ceduta la proprietà del neonato.

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Nella nostra società il cognome paterno dato al figlio faceva capire che era il padre a comandare. Ora che il figlio avrà i due cognomi dei genitori viene sancito definitivamente che il figlio non è solo della madre ma anche del padre e soprattutto di proprietà dello Stato.

La donna con questa nuova regola continua ad essere espropriata della maternità a favore del maschio fornitore del seme e dello Stato.
Inoltre la burocrazia statale esulta per aver complicato il cognome.

Per la donna fin quando ci sarà lo Stato ed esisterà il matrimonio la libertà rimarrà un sogno.

 

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Paolo Mario Buttiglieri, sociologo e giornalista

direttore della BIBLIOTECA FRANCO BATTIATO
via liberazione 37, 29017 Fiorenzuola d’Arda (PC)

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