7 GIU – Facendo seguito a quanto avevo già annunciato e denunciato soltanto pochi giorni fa a seguito della pubblicazione del Def, il Documento di economia e finanza, dopo l’approvazione dell’ultima delibera del Cipess (il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) pubblicata ieri in Gazzetta Ufficiale posso confermare che i fondi per la Sibari-Rossano sono spariti e questo tratto non è più una priorità per la Regione e tantomeno per il Comune di Corigliano-Rossano.
Ogni ulteriore commento parrebbe superfluo perché a parlare ci pensano i documenti. Mi auguro che i cittadini aprano gli occhi e si rendano conto di quanto sta accadendo nella Sibaritide con questa continua e incessante opera di impoverimento di servizi e infrastrutture. Un territorio il cui futuro si sta barattando per gli interessi politici di qualcuno come oramai avviene da molto tempo. Per questo scempio e per il modo in cui viene trattata la Sibaritide va dato merito sia alle fandonie del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e sia al sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi la cui gestione amministrativa comunale sarà ricordata come una delle più nefaste. Per quanto riguarda Occhiuto si può affermare che non solo non ha mosso un dito, visto che la questione della Ss 106 che era già impostata e pianificata, ma rimodulando il nuovo contratto di programma con Anas, ha permesso che sparissero anche i relativi fondi allocati sul tratto in questione (per l’esattezza 151 milioni di euro che erano vincolati sul tratto Sibari-Coserie individuato col codice CZ 388 per la costruzione del nuovo tracciato). Il sindaco Stasi, invece, sta ostacolando il progetto presentato da Anas in tutti i modi non perseguendo il bene del territorio e anche per probabili accordi politici con la destra – così come è stato affermato da tanti – in occasione delle elezioni per la Presidenza della Provincia di Cosenza, finita anch’essa a Forza Italia. Il risultato di tutto questo è sotto gli occhi di tutti: Occhiuto e Stasi continuano a narrare una Regione e una Città (la terza della Calabria) che non esistono mentre la Sibaritide e tutta la Fascia jonica continuano ad essere spogliate di tutto e così alla Calabria tocca un pugno di mosche oltre ai gadget e ai soldi spesi per le passerelle di una fantasiosa “Calabria Meravigliosa”.
La nota positiva che emerge dalla delibera del Cipess pubblicata ieri è che troviamo un finanziamento di 180 milioni di euro per il completamento dell’elettrificazione, così come previsto, della linea ferroviaria jonica che tanto serve allo sviluppo dei nostri territori.
Naturalmente non mi fermerò qui: chiederò conto di questa grave situazione in tutte le sedi istituzionali competenti (a partire dal Commissario per la Ss106, l’ingegnere Massimo Simonini) per capire che fine abbiano i soldi che erano allocati sul tratto Sibari-Rossano. Dai documenti in mio possesso, e recuperati in questi quattro anni di mandato, risulta come per la stessa tratta sottesa dall’intervento CZ 388, a fronte del costo del vecchio Megalotto 8 pari a circa 2 miliardi di euro, con il nuovo tracciato individuato avrebbe comportato una spesa di circa 500 mln di euro rispettando un’alta compatibilità ambientale. Ribadisco ancora tratto per il quale vi era uno stanziamento sul vecchio Contratto di Programma Anas-Regione Calabria 2016-2020 di 151 mln di euro e che ad oggi non sappiamo che fine abbia fatto.
È questo ciò che meritiamo?
È questo che meritano le tante vittime della 106 e le loro famiglie?
Corigliano-Rossano, 7 Giugno 2022
Sen.ce Rosa Silvana Abate
Senato Gruppo Alternativa – CAL/Alternativa