QUADRIENNALE e Treccani Arte
presentano
“QUADERNI D’ARTE ITALIANA”
n.01/2022 #italia
Nuovo trimestrale d’arte contemporanea
Roma, 8 giugno 2022. Martedì 7 giugno, Quadriennale di Roma e Treccani hanno presentato, nella Sala Igea di Palazzo Mattei di Paganica, il primo numero di “Quaderni d’arte italiana”, nuovo trimestrale d’arte contemporanea.
L’apertura della testata risponde alla volontà condivisa dai due partner di fornire uno spazio di indagine e di riflessione sulle arti visive del XXI secolo in Italia, con focus di approfondimento sulle relazioni tra le diverse scene culturali internazionali. Attraverso l’individuazione di lemmi che, di volta in volta, definiscono il numero in uscita, la rivista intende fare il punto sui temi che animano la produzione delle artiste e degli artisti italiani attivi in questi primi decenni del nuovo secolo.
Pubblicata in italiano e in inglese, “Quaderni d’arte italiana” vede Gian Maria Tosatti nel ruolo di direttore responsabile e si avvale di un comitato editoriale composto da Nicolas Ballario, Francesca Guerisoli, Nicolas Martino, Attilio Scarpellini, Andrea Viliani. Ogni numero della rivista si articola in quattordici contributi, affidati a curatori, storici dell’arte, esperti di discipline anche liminali alle arti visive.
“Quaderni d’arte italiana è uno dei tanti strumenti che la Quadriennale sta mettendo a disposizione per dare una lettura chiara dell’arte contemporanea italiana, sia nel nostro Paese sia all’estero” dichiara Gian Maria Tosatti, che sottolinea: “È essenziale, infatti, comprendere realmente un fenomeno per potercisi davvero appassionare”.
La rivista rientra nel Programma dei 95 anni della Quadriennale, per il quale Fondazione La Quadriennale di Roma ha ricevuto un contributo da parte della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Si consolida, con la nascita della rivista, una collaborazione con l’Istituto Treccani iniziata con l’edizione del catalogo dell’ultima edizione della Quadriennale”, sottolinea Umberto Croppi, presidente della Fondazione Quadriennale di Roma, che prosegue: “questa pubblicazione colma un vuoto nell’analisi dei fenomeni più recenti della nostra produzione artistica, offrendo ai ricercatori e agli appassionati italiani e stranieri uno strumento di indagine e riflessione agile ma di alto valore. La sua uscita è un’ulteriore conferma dell’impegno che abbiamo preso di far diventare la Quadriennale una fucina di iniziative a sostegno degli artisti italiani del nostro tempo”.
“La partnership editoriale con Fondazione La Quadriennale e l’apertura della testata Quaderni d’arte italiana rinnova l’impegno di Treccani nell’arte contemporanea”, spiega Massimo Bray, direttore generale Treccani, che prosegue: “segnato dalla pubblicazione della prima enciclopedia interamente dedicata al sistema dell’arte a livello internazionale e dalla nascita di Treccani Arte, ramo dell’Istituto votato al contemporaneo con la produzione di multipli d’artista, cataloghi di mostre e attività culturali destinate all’ampio pubblico Treccani.”
Gli articoli della rivista sono rilasciati anche online, ogni lunedì, gratuitamente, su www.quadriennalediroma.org e su quaderni.online, con un approccio open access da parte di Quadriennale e Treccani, due istituzioni culturali da sempre sensibili a un orientamento di servizio pubblico.
Il primo numero: #italia
Il primo numero di “Quaderni d’arte italiana”, in distribuzione nelle librerie e disponibile all’acquisto anche su emporium.treccani.it, s’intitola #italia e si propone di riconnettere il racconto dell’arte italiana contemporanea a una storia dell’arte divenuta globale. Esiste, innegabilmente, un ritardo in questo. Forse, c’è stata una difficoltà nel saper raccontare il panorama italiano, ma, a osservare bene, emergono delle linee identitarie chiare. Un’altra domanda fondamentale anima questo numero: su quali forze può realmente contare l’Italia dell’arte presente? #italia si divide in tre sezioni. La prima costituisce una prospettiva di lettura sull’arte italiana di inizio secolo, che dal generale procede verso il particolare. La seconda indaga alcuni fenomeni complessi che dalla società si rifrangono nei linguaggi dell’arte. La terza si interroga su quali forme di struttura e sostegno l’arte italiana del presente possa contare.
Maggiori informazioni al seguente link