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Vincenzo Presutto (M5S): Terzo Comune sciolto per mafia nel Napoletano –  “Inaccettabile, nel nostro Paese sotto attacco la cultura della legalità: ora basta.”

 

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NAPOLI 10 GIUGNO: “Ci troviamo da tempo, in una situazione gravissima e non più sostenibile, un Paese dove la cultura della legalità e del senso civico sono sotto attacco, ed è inaccettabile che oggi lo Stato si trova costretto a sciogliere nuovamente, ed in pochi mesi, l’ennesimo Comune nel Napoletano, San Giuseppe Vesuviano, per infiltrazioni camorristiche. Sono indignato da quanto sta accadendo e dico: basta. Bisogna innalzare al rango di gravi problemi sociali fenomeni criminali complessi e radicati che interessano la Citta’ metropolitana di Napoli, smettendo di banalizzarli, quali generici problemi di ordine pubblico”. Lo dichiara il Senatore Vincenzo Presutto, capogruppo M5S in Commissione Bilancio.

 

Presutto spiega: “La camorra è una conseguenza diretta di un grave deficit culturale che ha effetti negativi sul piano sociale, economico e della salvaguardia ambientale interessando aree sempre più ampie del nostro territorio. Lo Stato, gli enti locali e tutte le istituzioni preposte hanno delle precise e chiare responsabilità nel merito di questi gravi accadimenti, che vede la cronaca riportarli alla nostra attenzione quotidianamente. I cittadini devono sentire sempre più vicine le istituzioni, serve urgentemente un intervento culturale per recuperare e rafforzare il senso civico ed i valori comunitari di coesione e solidarietà. L’istruzione è la barriera più potente per combattere la criminalità organizzata, pertanto la scuola rappresenta il pilastro portante per la ripresa ed il rilancio del nostro Paese.”

 

Il Senatore conclude: “Da molto tempo sto intervenendo sul tema della criminalità in tutte le sue forme, in collaborazione con le forze dell’ordine e con la Prefettura di Napoli ma, vista l’evoluzione in termini di gravità di questo fenomeno riconducibile oramai ad una questione di ordine sociale, confido in un intervento diretto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; del Presidente del Consiglio, Mario Draghi; del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese e del Ministro della istruzione Patrizio Bianchi; affinchè vengano decise ed attuate, nel più breve tempo possibile, le misure utili per contenere e debellare questi fenomeni, che si alimentano all’interno di gravi condizioni di degrado sociale.”

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