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FELTRE. LA CRISI, ORMAI CONCLAMATA DELLE IDEOLOGIE, ANZI GIA’ CAPITOLATA A FAVORE DELL’ARIA CHE TIRA…  ED IL PENSIERO  DI RAFFAELE MATTIOLI,  BANCHIERE, MIO EX PRESIDENTE

 

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Una quindicina di anni fa, forse più, ho invitato a Feltre, sotto il patrocinio della scuola socio-politica della Curia di Belluno-Feltre,  il Prof. Massimo Cacciari, noto personaggio che non abbisogna di presentazioni, il quale, nella prestigiosa Biblioteca del Seminario Vescovile, gremita al massimo,   ha trattato le varie tematiche connesse con la crisi in atto delle ideologie.  Ricordo, ma ciò fa parte di una nota di redazione, che l’ex Sindaco di Venezia, arrivò con oltre un’ora di ritardo all’appuntamento e che il folto pubblico, malgrado ciò,  restò incollato alla sedia lo stesso in attesa del filosofo che oggi spazia tutti i giorni sulle varie emittenti italiane, “elargendo” moniti e giudizi, spesso pesanti,  un po’ per tutti, anche per il suo ex partito.

Secondo me, egli le ha azzeccate tutte o quasi, tant’è che, come abbiamo constatato anche nelle recenti amministrative seppur in itinere per alcuni ballottaggi, come a Feltre ove abito, detta crisi si è manifestata in tutta la sua dimensione politica : da un momento all’altro, oserei dire quasi last minute, l’elettorato non ha più badato  alle ideologie di destra, sinistra o di centro, ma ha preferito votare la persona, interpretando i suoi potenziali e pregressi valori. Si è visto infatti, ma questa è una constatazione personale, che Lega, Forza Italia e qualche altro partito-movimento, si sono sgonfiati a favore delle varie liste civiche quasi prive di un’apparente identità politica, almeno dalle mie parti. Che poi, a fini di una distinzione,  sia stato necessario dare un nome alle varie compagini di centrodestra o di centro-sinistra, per distinguere appunto l’una dall’altra, ciò sembra quasi far parte di una necessità amministrativa più che politica.

Fatto questo preambolo, io penso che i vari spostamenti da un contesto politico all’altro, tenendo conto  delle inesistenti ideologie, non costituiscano uno scandalo di cui uno deve vergognarsi venendo tacciato di voltagabbana (un discorso a parte va fatto per i voltagabbana  veri, poco seri di professione, di cui l’Italia si è guadagnato sul campo  forse il guinness europeo) in quanto oggi viviamo in una nuova era, del tutto particolare, che abbisogna di continui ed urgenti adattamenti non solo connessi alla continua trasformazione sociale, ma anche a quella di tipo geologico-climatico-bellico, realtà queste ultime su cui non siamo in grado di prevedere gli sviluppi in relazione all’imponderabilità degli eventi futuri: insomma anche il pianeta sembra ormai fuori controllo, anche per mano dell’uomo (Ucraina docet !).

Ergo, parlare oggi di ideologie,  pur nella consapevolezza che la democrazia per essere tale  ha bisogno dei partiti,  ciò si sta  invece rivelando solo un problema formale che andrebbe studiato alla luce dei processi in itinere. Che non sono certo quelli del secolo scorso…

Detto questo, non voglio assolutamente escludere che oggi non  ci siano persone serie e corrette che operano politicamente nell’interesse della collettività, anzi, ma queste sono poche ed anche precarie in quanto, per fare un partito, oggi basta mettere insieme uno stuolo di ignoranti, ed il partito è fatto nel rispetto della cosiddetta democrazia con i risultati che vediamo anche in sede nazionale.  Di meglio non c’è, diceva anche W. Churchill,  ma dobbiamo accontentarci di questo nel XXI secolo ?

A supporto di quanto sopra, la mia città di adozione, Feltre,  nel suo piccolo, ne costituisce prova e, personalmente, fungo da…cavia a questo riguardo. Infatti, pur ragionando alla Luigi Bersani (con tutte le mie forti défaillances politico-culturali ed anche economiche, rispetto a lui),  oggi guardo principalmente la persona dopo averla conosciuta attraverso i mass-media o personalmente.

Proprio ieri c’è stato infatti, qui a Feltre,  un confronto politico all’americana in tv fra i due contendenti alla poltrona di sindaco, Adis Zatta di centro-sinistra e Viviana Fusaro di centro-destra.

Ebbene, sempre sulla base dell’ormai inesistenza ideologica di cui facevo cenno dianzi, sono stato positivamente influenzato da un modo di concepire la vita di una città come Feltre.  Infatti, se il candidato di centro-sinistra non ha fatto altro che sciorinare cifre, milioni spesi qua, milioni spesi la e tanti “faremo”, quello di centro-destra invece ha lasciato trasparire un concetto molto valido e collaudato che mi ha richiamato il mio ex Presidente della Banca Commerciale Italiana, il famosissimo Raffaele Mattioli quando, anni 50-60, in sede di stesura delle relazioni di bilancio, mutuando i termini dalla medicina, parlava spesso di “sclerosi” dei rapporti a cui si deve far fronte con la fluidificazione degli stessi, in modo che l’economia possa viaggiare spedita e senza  continui intoppi di mercato in nome di un’auspicabile reviviscenza sociale. Ovviamente questo ragionamento era riferito allora (ma è valido anche adesso)  al sistema bancario, ragionamento questo che andrebbe trasferito tout court anche all’amministrazione di una città. Come ?  Iniettando ed alimentando giorno dopo giorno un continuo dialogo fra le richieste dei cittadini e l’ascolto operativo dell’amministrazione, senza sparare   “… abbiamo fatto qua, abbiamo fatto la, abbiamo speso milioni di qua e di là”,  peraltro senza aver visto niente di tutto ciò, se non durante i giorni che hanno preceduto la campagna elettorale: esattamente come è stato eccepito in replica nel  suddetto confronto televisivo e, soprattutto,  è stato interpretato dai più, se vuoi anche con ipotizzabile malizia politica.

Staremo a vedere ciò che succederà, nell’assoluto rispetto del risultato che, a mio avviso, sarebbe già segnato sulla base dei numeri di un eventuale apparentamento.  A meno che, cosa che non escludo, l’elettorato, in sede di ballottaggio, non  vada tutto al mare o, peggio, se ne freghi della città, magari apponendo sulla scheda, anche per leggerezza culturale o… altro,  un segno diverso rispetto al precedente.

E ciò vale sia per il centro-destra che per il centro-sinistra.

 

Arnaldo De Porti

Belluno Feltre

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