I SOLISTI DEL TEATRO
XXXVIII EDIZIONE
DIREZIONE ARTISTICA CARMEN PIGNATARO
INAUGURA LA RASSEGNA IL 6 LUGLIO FRANCESCA REGGIANI CON IL SUO “GATTA MORTA”
A seguire, nella prima settimana, appuntamento con altre interpreti femminili, e non solo, che danno voce a storie di grandi donne:
7 luglio “Anna Cappelli di Annibale Ruccello, con Giada Prandi.
Regia di Renato Chiocca
8 luglio “Rosy D’Altavilla-L’amore oltre il tempo” con Carmen di Marzo.
Testo e regia Paolo Vanacore
9 luglio “Fiabafobia” di e con Arianna Porcelli Safonov
10 luglio 2022 “Io e la Rossa”. Con Giovanni Amodeo.
Testo di Giovanni Amodeo e Beatrice Morgia. Regia di Marco Simeoli
GIARDINI DELLA FILARMONICA-ROMA
Ore 21:30
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico triennale “Estate Romana 2020 – 2021 – 2022” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE
Dal 6 luglio torna l’appuntamento estivo con “I Solisti del Teatro”, storico festival romano diretto da Carmen Pignataro, giunto alla XXVIII edizione, che si terrà ancora una volta nella splendida cornice dei Giardini della Filarmonica, a due passi da Piazza del Popolo. Nel magico scenario dell’open space botanico dei Giardini si alterneranno alcuni tra i più grandi nomi del panorama teatrale italiano e nuove realtà artistiche dall’alto impatto scenico ed espressivo.
Apre la rassegna il 6 luglio Francesca Reggiani con il suo “Gatta Morta” , un one-woman-show che in 90 minuti schiera sul palco attualità e costume, informazione e politica, nel tipico stile a tutto campo dell’artista, che alza il sipario su un diario di quotidiane follie.
Tra brucianti monologhi e ciniche riflessioni, Francesca Reggiani prende a pretesto la caratteristica principale della gatta morta, ovvero la capacità di manipolare gli altri, per raccontare le sabbie mobili del nostro tempo, l’incerto confine tra vero e falso, sentimenti e risentimenti, buoni visi e cattivi giochi. Un’abile fotografia dell’oggi scattata per ritrovarsi con un sorriso, o meglio, una fragorosa risata. Alla faccia delle gatte morte, che non se ne abbiano a male.
Segue il 7 luglio “Anna Cappelli”, un classico moderno di Annibale Ruccello. Una storia contemporanea, quella dell’impiegata del comune di Latina – Anna – protagonista del monologo tragicomico, già assolo per grandi attrici come Anna Marchesini e Maria Paiato, che torna in scena interpretato dall’attrice Giada Prandi, in un nuovo allestimento diretto da Renato Chiocca, che mette al centro la donna oltre il personaggio. Anna Cappelli è un’impiegata del comune di Latina negli anni ’60, in bilico tra le convenzioni borghesi dell’Italia del boom e la ricerca ossessiva di una casa e di un amore tutto suo. Anna affida a un uomo le aspettative di un futuro migliore, ma dovrà fare i conti con una realtà che non corrisponde ai suoi desideri. Tra commedia e tragedia, Anna – e insieme a lei il pubblico – verranno risucchiati in un vortice di emozioni forti.
L’ 8 luglio è la volta della storia di un’altra donna con “Rosy D’Altavilla-L’amore oltre il tempo” con Carmen di Marzo. Un monologo brillante con inserti musicali che narra la storia di Rosetta, una donna semplice e umile, bidella in una scuola di Napoli, che possiede una caratteristica del tutto originale: ricordare esattamente ogni momento della sua esistenza precedente, nell’altra vita, tra l’altro, era Rosy D’Altavilla una famosa e celebre chanteuse, una ragazza dalle umili origini e dal grande talento che arriva a calcare con successo le scene nazionali. Oggi invece Rosetta la bidella è sola, non ha una famiglia, un amore, nulla, trascina stancamente la sua seconda esistenza nel ricordo malinconico della precedente, in particolare il suo cuore è ancora legato ad Alfonso, l’uomo di cui era follemente innamorata, perso all’apice della celebrità. Allo spettacolo faranno da cornice alcune splendide canzoni napoletane cantate dal vivo dalla bravissima Carmen Di Marzo e accompagnate da pianoforte e flauto.
Il 9 luglio Arianna Porcelli Safonov porta in scena l’inedito “Fiabafobia”, una collana di racconti che indaga sulle fobie che accompagnano la nostra persona, a volte per tutta la vita, a volte più dei parenti, scritta per ridere e per pensare.
Chiude la prima settimana di programmazione, il 10 luglio, “Io e la Rossa”, un omaggio alla mitica Milva, artista che più di tutti rappresenta l’eccellenza dell’espressione artistica italiana nel mondo, di e con Giovanni Amodeo. Attraverso i suoi ricordi, l’autore e interprete, racconta, vari momenti di formazione personale e artistica, legati indissolubilmente alla carriera della nostra signora del teatro e della canzone. Lo spettatore entra così nel mondo della provincia italiana, ed è coinvolto alla scoperta di come l’arte può irrompere e cambiare il percorso di vita e gli orizzonti di un semplice ragazzo di periferia, tutto questo arricchito da canzoni che hanno fatto storia in Italia e all’estero reinterpretate e interiorizzate da Amodeo.