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LETTERA SERIA, MA PER ME  POLITICAMENTE  “COSTOSA”,  STANTE IL MIO DNA POLITICO,  AL NUOVO SINDACO DI FELTRE, VIVIANA FUSARO

 

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Carissima Viviana Fusaro,

del positivo risultato, non solo Ti ho già  espresso pubbliche felicitazioni e, come sono in tanti a dirlo, mi inorgoglisce il fatto secondo il quale pare che due-tre mie lettere al Gazzettino delle ultime settimane, non siano state inutili allo scopo; anche Tu stessa, infatti,  durante la Tua visita alla Frazione di Zermen, hai fatto cenno delle stesse considerandole non marginali quanto ad effetti.

Ti confesso che, per la prima volta nella mia vita (sono del 1935), facendomi violenza psico-fisica,  ho voluto modificare il mio  consolidato Dna politico votando la Tua coalizione che, in gran parte, specie con riferimento alla Lega di tradizione Vaccari-Bossi,  la Liga Veneta e qualche addentellato a me poco congeniale,   cosa che mi ha determinato non pochi problemi a livello interiore.

Perché l’ho fatto ? Solo per Feltre, città che merita ben altro rispetto a quello che è da molti anni a causa di amministrazioni lontane anni luce dai cittadini, dalla cultura se non quella del Palio e della musica fatta di soli …tamburi piuttosto che vera musica al Teatro La Sena, sport alla nausea fino a bloccare la città nelle emergenze,  viabilità, spreco di denaro pubblico per cose fatte senza senso e criterio, ed anche – lo voglio dire a voce alta – mancanza di dignitosa rappresentanza verso l’esterno, aspetto di cui una città storicamente importante come Feltre ha un forte diritto di “cittadinanza” !

Sia chiaro, Viviana Fusaro che, al di là del rispetto e della forte considerazione personale che ho per Te ed anche per la Tua tradizione familiare, che io-noi ci aspettiamo da subito il contatto operoso con tutti i cittadini, a partire dalla materializzazione delle cose semplici ed urgenti (io abito a Zermen e conosci i problemi, in primis l’immissione sulla statale-regionale 50 da Via Tevere) in aggiunta a tante altre criticità e revisione di certi lavori che, fin qui, non sono stati certamente da lodare.

Non ho niente contro la vecchia amministrazione nella quale vanto amici seri, seppur non tutti sempre all’altezza dei loro compiti, per cui, pur ringraziandoli per quanto hanno fatto nel limite delle loro cognizioni, contestualmente Ti chiedo di partire in quarta, come si usa dire, per riplasmare la città in modo che ridiventi piacevole il  rimanerci per vivere, aspetto quest’ultimo che, più volte mi ha suggerito, come in parte ho già fatto,  di dirottare altrove.

Detto questo, con la schiettezza che, anche per i miei familiari è fin troppa, mi auguro che Tu possa prendere subito in considerazione le poche cose di cui ho fatto cenno; e ciò ad evitarmi delle magre figure con la precedente amministrazione.

In chiusura, voglio ribadirTi che, sono passato dalla Tua parte politica, solo per il bene di Feltre che, da ormai molti anni, pare ad una deriva storica. E ciò nella fiducia che il Tuo alto spessore culturale ed, indirettamente politico di estrazione paterna, – indissolubili restando a livello nazionale i miei legami con lo spirito politico…Degasperiano -,  seppur  alla deriva pure questo, porti i necessari ed urgenti risultati

Un abbraccio augurale.

ARNALDO DE PORTI

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