Povero ominicchio, Salvini attacca De Pierro Spinelli solidarizza
Il leader leghista in risposta ad un tweet del presidente del movimento Italia dei Diritti lo apostrofa sui propri profili social un povero ominicchio e i sostenitori della Lega rincarano la dose con commenti anche offensivi contro la persona. Carlo Spinelli solidarizzando con De Pierro ripercorre alcuni momenti censurabili della vita politica del capitano
Roma 12 luglio 2022: Italia dei Diritti stavolta mira al bersaglio grosso e lo fa in risposta ad un attacco subito dal presidente del movimento il giornalista Antonello De Pierro ad opera del leader della Lega Matteo Salvini. Il capitano così come viene chiamato dai suoi sostenitori, si è permesso di giudicare sia sulla propria pagina facebook che sul suo profilo instagram De Pierro un “povero ominicchio” in risposta ad un cinguettio di quest’ultimo. La cosa non è certo passata inosservata visto la mole di follower di cui Salvini gode sui social così come non si sono fatti attendere i commenti dei suoi sostenitori che sono arrivati anche agli insulti piuttosto pesanti su Antonello De Pierro. Carlo Spinelli responsabile nazionale per la Politica Interna dell’Italia dei Diritti solidarizzando con il proprio presidente commenta così:” Innanzitutto voglio ricordare a tutti, Salvini compreso, che Antonello De Pierro è stato vittima di un’aggressione mafiosa ad opera del boss Armando Spada per aver denunciato un abuso edilizio di persone vicine al clan degli Spada e per questo non solo non è stato mai tutelato ma ne sta pagando le conseguenze personalmente anche dal punto di vista professionale, quindi stiamo parlando di una persona che ha rischiato e rischia sulla propria pelle per difendere la legalità e i diritti dei cittadini. Detto questo voglio soffermarmi su quanto apparso sui profili social di Salvini che è solito ogni anno dare a qualcuno dell’ominicchio; due anni fa è toccato ad Alan Friedman, lo scorso anno è stata la volta del deputato Riccardo Ricciardi e quest’anno nella lista è entrato anche De Pierro. Al post social sono poi arrivati i commenti dei sostenitori di Salvini alcuni pacati, molti offensivi anche in maniera pesante contro il presidente IdD e questo la dice lunga su di che pasta sono fatti i leghisti sia chi li vota che chi fa politica attiva per la Lega visto che alcuni di questi insulti provengono da esponenti politici che siedono in parlamento. Mi viene da dire – prosegue Spinelli – da quale pulpito viene la predica visto le situazioni poco piacevoli nelle quali è caduto il leader leghista; tanto per rinfrescare la memoria tre anni fà si imbattè in una manifestazione di protesta contro la Lega in Sardegna e lui pubblico delle foto dove metteva in mostra i volti ed i corpi dei manifestanti molti dei quali minorenni violando la tutela della privacy e anche sotto a quel post una marea di insulti contro quei ragazzi anche pesantissimi. Alla fine della fiera si scoprì che uno dei ragazzi immortalati dallo scatto di Salvini era un disabile. E come non ricordare nel 2016 durante un suo comizio a Soncino quando qualcuno portò sul palco una bambola gonfiabile apostrofò ecco la sosia della Boldrini che tra l’altro in quel periodo era anche presidente della Camera dei Deputati. E andando ancora indietro nel tempo nel 2009 a Pontida pronunciò la frase senti che puzza scappano anche i cani stanno arrivando i napoletani, son colerosi, terremotati, voi col sapone non vi siete mai lavati. E potrei andare ancora avanti ma mi tengo le frasi celebri ed i comportamenti inappropriati del capitano leghista per il futuro. Intanto -continua l’esponente IdD – il presidente De Pierro ha chiesto un confronto con Salvini un faccia a faccia pubblico dove ognuno potrà esprimere le proprie opinioni ed i propri punti di vista basandosi sullo scontro politico e non sulla persona, un guanto di sfida lanciato da Antonello De Pierro che speriamo Matteo Salvini raccoglierà. Per concludere – chiosa Spinelli – voglio solidarizzare con il mio presidente per le offese ricevute garantendogli la mia presenza al suo fianco sempre e comunque”.