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FEDERAZIONE ITALIANA TENNISTAVOLO

Andrea Puppo conquista la medaglia di bronzo nel singolare juniores ai Campionati Europei Giovanili di Belgrado

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I Campionati Europei Giovanili di tennistavolo di Belgrado si sono conclusi per l’Italia con una prestigiosa medaglia di bronzo. L’ha conquistata Andrea Puppo, che ha riportato l’azzurro sul podio del singolare juniores maschile 30 anni dopo Massimiliano Mondello.

Il 19enne genovese, che era la testa di serie n. 8, è stato protagonista di una semifinale giocata alla pari con il polacco Maciej Kubik, n. 1 del seeding e n. 4 del ranking mondiale di settore, che si è imposto per 4-3 e 11-9 nel set decisivo. Nei quarti Puppo aveva eliminato il romeno Andrei Teodor Istrate, n. 4 del tabellone, per 4-2 e negli ottavi aveva superato per 4-3 il francese Hugo Deschamps, dopo avergli annullato due match-point nel sesto parziale. Il ligure era all’ultima partecipazione alla rassegna continentale e ha dunque chiuso la sua esperienza con il botto. Da cadetto nel 2018 si era laureato campione nel doppio misto, in coppia con la russa Arina Slautina.

«Andrea – commenta il presidente della Federazione Italiana Tennistavolo Renato Di Napoli – è un atleta straordinario e la sua carriera nelle Nazionali giovanili è costellata di affermazioni come quest’ultima. Per raggiungere questo traguardo ha dovuto superare avversari temibili e sconfiggere atleti più avanti di lui nel ranking. Per quanto riguarda gli altri nostri rappresentanti in gara, forse è mancata loro un po’ di cattiveria agonistica, necessaria per andare a medaglia, ma per certi versi era in preventivo, visto che la Federazione, per scelta, ha deciso di schierare atleti molto giovani, talvolta in categorie superiori, per favorire la loro crescita in vista dei prossimi Europei. Ci aspettiamo che questa strategia porti i frutti che auspichiamo. Intanto complimenti ad Andrea, che ci permette di tornare a casa a testa alta».

Puppo, al termine della semifinale, ha vissuto un misto fra soddisfazione e rammarico:« Contro Kubik avevo già perso altre volte, lui è nei primi 100 al mondo, il migliore d’Europa fra gli Under 19. Lo conosco fin da quando eravamo piccoli, è un amico ed è fortissimo. Ci ho giocato alla pari e sono arrivato a tre punti dalla finale, che, se raggiunta, mi avrebbe permesso di riscrivere la storia del nostro sport, diventando il primo uomo in Italia a disputare la sfida per l’oro nel singolare juniores. Penso che la differenza sia stata che lui milita in Bundesliga da anni ed è già stato campione europeo nel singolare cadetti. È dunque molto più abituato di me a sostenere questo tipo di partite. È stato un bellissimo incontro e c’era tutto il palazzetto a guardarlo. Ho ricevuto moltissimi messaggi di complimenti da italiani e non solo e sono orgoglioso che ci fosse così tanta gente a seguirmi in streaming e a fare il tifo per me».

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