Fondazione Arezzo Comunità, Fondazione Arezzo Intour e Università degli Studi di Siena hanno organizzato una prima giornata di lavoro negli spazi del palazzo di via Pellicceria
Il Polo di Formazione delle economie immateriali apre le sue porte alla città
Presentato il nuovo corso di laurea in “Servizi giuridici”, curriculum “Patrimonio culturale, turismo e Sistemi agroalimentari” che, unico in Italia, avrà sede ad Arezzo
Ad Arezzo, il “Polo di Formazione delle economie immateriali” che ha sede negli spazi rinnovati dello storico palazzo di via Pellicceria, apre le sue porte alla città e lo fa per presentare una novità assoluta.
La Fondazione Arezzo Comunità, la Fondazione Arezzo Intour in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena hanno infatti organizzato una prima giornata di lavoro per presentare il nuovo corso di laurea in “Servizi giuridici”, curriculum “Patrimonio culturale, turismo e Sistemi agroalimentari”.
Voluto dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Siena il corso, offre agli studenti un percorso didattico unico in Italia per la gestione e la tutela dei beni immateriali (per informazioni sul corso di laurea: https://orientarsi.unisi.it/studio/triennali/corso/servizi-giuridici).
Sede delle lezioni sarà proprio il Palazzo di via Pellicceria, uno spazio gestito per volere del Comune di Arezzo dalla Fondazione Arezzo Comunità e dalla Fondazione Arezzo Intour e che diventa un innovativo hub formativo finalizzato a valorizzare le economie immateriali.
Quattro le “linee” di interesse sulle quali saranno organizzate le attività del Polo: l’artigianato artistico aretino; la promozione turistica della città e del suo paesaggio, la cultura e i beni culturali come elemento di coesione sociale; il terzo settore e la rigenerazione civica. Gli spazi del piano terra e del primo piano saranno dedicati all’accoglienza didattica e saranno messi a disposizione delle realtà scolastiche, formative, economiche, di terzo settore e associative della Città di Arezzo.
Alcune sale del palazzo ospiteranno i costumi del Saracino e materiali di archivio, offrendosi come luogo privilegiato per esperienze formative legate all’artigianato dei costumi e alle conoscenze delle rievocazioni storiche e tradizionali legate alla promozione turistica.
Alle due Fondazioni spetterà il compito di tessere un dialogo tra il Polo Formativo delle economie immateriali e la città attraverso la costruzione di un laboratorio permanente capace di offrire seminari, eventi, appuntamenti su misura, percorsi informali di contaminazione tra scuola e lavoro, il tutto in una visione di welfare generativo ed etica dell’economia nella identità territoriale.
“Siamo convinti – ha dichiarato Lucia Tanti, vicesindaco del Comune di Arezzo e presidente della Fondazione Arezzo Comunità – che questo sia l’inizio di un percorso innovativo, originale e virtuoso che punta a costruire una nuova idea di comunità che vede nella valorizzazione del territorio, dei beni culturali, del saper fare e del terzo settore un nuovo motore produttivo e civico”.
“La convenzione che ci vede gestori con la Fondazione Arezzo Comunità di questo meraviglioso spazio – ha detto Simone Chierici, assessore al turismo del Comune di Arezzo e presidente della Fondazione Arezzo Intour – ci sprona a perseguire con convinzione il percorso di valorizzazione turistica della città. Un lavoro che trova nella valorizzazione dei beni immateriali linfa vitale per rendere ancora più attrattivo il nostro territorio esaltandone l’unicità e la bellezza”